Poste, si preannuncia un’estate rovente

Dopo il blackout informatico ora spunta il problema delle ferie

Prima il mancato recapito dei quotidiani il sabato, poi il black out informatico che ha causato disagi a catena in tutto il territorio lodigiano. E ora lo “spauracchio” delle ferie. Si preannuncia un’estate bollente per Poste Italiane nel Lodigiano. Un’estate rovente soprattutto per i clienti. L’allarme è scattato nelle scorse ore dai sindacati, che denunciano come l’azienda non abbia ancora comunicato come intende sostituire i postini che andranno in ferie. Se è vero che i portalettere hanno diritto alle sacrosante vacanze, è altrettanto vero che gli utenti hanno il diritto a ricevere la posta con puntualità, visto che il servizio viene pagato profumatamente.

L’allarme, come detto, è stato lanciato dai sindacati, in particolare dalla Cgil. «Mancano solo pochi giorni alla fine di giugno - ha denunciato ieri il segretario del Sindacato lavoratori comunicazioni Cgil Pierluigi Daccò - e ancora non ci è pervenuta alcuna comunicazione relativa alla copertura di organico per il periodo luglio-agosto-settembre onde permettere la fruizione delle ferie estive del personale impiegato nei Centri di recapito e nei Centri di meccanizzazione postale della Lombardia». Dopo la denuncia, la Cgil lancia un appello: «Sollecitiamo l’azienda a trovare urgentemente le soluzioni più idonee a risolvere questo problema - dice Daccò - dando priorità ai part time che hanno sottoscritto nei giorni scorsi le clausole di elasticità contenute nel Contratto collettivo nazionale appena firmato». L’allarme lanciato dalla Cgil per la Lombardia vale, logicamente, anche per la provincia di Lodi, dove i disagi legati alla mancata consegna della corrispondenza non sono mancati negli ultimi mesi. Benedetto Matteucci, segretario della Slc Cgil di Lodi, spiega che «nel nostro territorio occorrerebbero dieci-quindici lavoratori per permettere ai portalettere di poter fare le ferie». Ad aggravare la situazione il fatto che molti postini hanno circa 20 giorni di ferie arretrate, maturate nel 2010. Con i portalettere in vacanza, dunque, il piano per la copertura dell’organico diventa fondamentale. È per questo che la Cgil lancia l’allarme, in attesa che i vertici di Poste Italiane facciano chiarezza su come sarà garantito il recapito della corrispondenza nel periodo estivo.

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