Poste, colpo di scure su 10 uffici lodigiani

La scure dei tagli cala su dieci uffici postali del territorio. A partire da quello di Zorlesco, destinato alla chiusura. A comunicarlo ieri, è stata Poste italiane, nel corso di un incontro sindacale che ha visto un’alzata di scudi da parte di Cgil e Cisl.

L’amministrazione ha annunciato, insieme alla chiusura di Zorlesco, che ha già fatto intervenire il sindaco di Casale Gianfranco Concordati, il ridimensionamento di nove sportelli lodigiani. Quelli di Boffalora, Cervignano, Crespiatica, Corte Palasio, Santo Stefano, Terranova e Valera passeranno da 4 a 3 giorni di apertura. Ad essere ancora più colpiti, invece, saranno gli uffici di Caselle Landi e Marudo che passeranno da 6 a 3 giorni,

Una manovra questa che dovrebbe entrare in vigore entro aprile e che ha lasciato basiti il segretario di settore della Cgil di Lodi Benedetto Matteucci e la segretaria Cisl Giovanna Pretini. «Sarà difficile - commenta Matteucci - modificare la situazione, ma siamo preoccupati. Zorlesco serve 2200 abitanti. Si trova a 4 chilometri da Casale ed è popolata soprattutto da anziani. Con la chiusura ci saranno grosse difficoltà. Avremmo preferito che per quanto riguarda Zorlesco si limitassero ad una razionalizzazione. Negli altri casi nei quali si sono opposti alla chiusura di uffici postali collocati non nei Comuni, ma nelle frazioni, il Consiglio di Stato ha dato ragione a Poste italiane. In tutta questa operazione di tagli, Poste italiane riesce a recuperare 2 lavoratori, uno dalla chiusura di Zorlesco e l’altro attraverso la razionalizzazione di Caselle Landi e Marudo. Il piano non rappresenta una soluzione, visto che nel Lodigiano mancano 20 unità. Le code agli sportelli resteranno».

Pretini, da oggi incontrerà in assemblea i lavoratori lodigiani. «Li informeremo della situazione - commenta la segretaria della Cisl -. Siamo preoccupati per l’occupazione. Gli uffici territoriali potrebbero essere meglio presidiati con attività innovative e servizi in più per i cittadini. Il presidio del territorio è importante, invece con questa manovra viene meno».

«Se il Comune di Casale vuole protestare in modo deciso, insieme a noi - aggiunge ancora Matteucci -, forse un risultato riusciremo a strapparlo». Concordati, infatti, si è già dichiarato sul piede di guerra: «Sono perplesso per il piano complessivo - commenta -, ma ci attiveremo da subito per quanto riguarda la chiusura di Zorlesco. Domani (oggi, ndr) chiederemo un incontro con il direttore delle Poste. I piani stesi al tavolino sono deleteri. Scenderemo in campo con tutte le misure che saranno necessarie per opporci a questa disposizione».

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