Porta Cremona, il Comune ci riprova

A distanza di oltre due anni s’intravede la fine dei lavori all’arco di Porta Cremona. Lunedì mattina è stato riaperto il cantiere al monumento di piazza Zaninelli. Un recupero che era partito ancora nel 2009 e che ha avuto una vita travagliata. Ora l’area è stata di nuovo transennata ed è stato esposto un cartello che indica il termine delle ristrutturazioni alla fine di settembre. «Questa è la seconda parte del recupero – informa l’assessore del Broletto Enrico Brunetti – nelle scorse settimane ci sono stati i sopralluoghi della soprintendenza e da inizio settimana è stato dato incarico all’azienda di portare avanti i lavori. Ormai siamo in dirittura di arrivo».

Autorizzato dalla soprintendenza per i beni architettonici e il paesaggio nel giugno del 2011, il restauro è articolato in due distinte fasi, oggetto di altrettanti progetti esecutivi, elaborati dall’architetto Daniela Oreni di Milano. Il primo lotto degli interventi era stato compiuto da un’impresa privata, tramite un contratto di sponsorizzazione che era stato formalizzato dal Comune di Lodi con una ditta privata. Sono stati messi a disposizione 45mila euro, offerti dalla Tmp Ponteggi di Lodi. Queste risorse hanno consentito di rifare il paramento murario degradato e intriso d’acqua, poi di provvedere alla rimozione dell’intonaco in cemento e la revisione delle cornici. Sono state sistemate anche le coperture e le canaline per le acque meteoriche, in modo da eliminare le cause di risalita dell’acqua nelle murature. Proprio le infiltrazioni di acqua erano state alla base della caduta di calcinacci della struttura e del suo pesante degrado. Inizialmente tutti i lavori dovevano essere coperti dalla ditta privata, che in cambio aveva ottenuto dall’amministrazione municipale la possibilità di esporre cartelli e insegne pubblicitarie, che ancora oggi tappezzano il monumento storico. Nell’autunno dell’anno scorso Tmp ponteggi aveva però chiesto al municipio di rivedere parte degli accordi che erano stati presi. Hanno pesato diverse ragioni: l’incremento dei costi delle operazioni, la morsa della crisi economica e gli scarsi introiti per lo sfruttamento pubblicitario dell’arco. Ora la parte finale delle opere verrà coperta dal Broletto, che ha messo sul piatto 54mila euro. L’incarico è stato affidato alla stessa impresa che ha curato la prima fase del cantiere, la società Ceis di Lodi. Il secondo lotto dell’intervento consisterà nella revisione del paramento esterno e di tutte le superfici da polveri depositate durante il periodo di asciugatura. Terminate queste operazioni, verrà realizzato il nuovo strato di intonaco a base di calce, dopo una consultazione con la soprintendenza su colori e tonalità da utilizzare. Così tornerà al suo antico splendore una delle porte medievali rimasta in piedi nel capoluogo.

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