
Polveri sottili, Lodi tra le città più inquinate d’Italia
Legambiente Secondo il report 2024 il capoluogo si piazza al decimo posto a livello nazionale per contaminazione da Pm10
Lodi resta una delle città italiane più inquinate da Pm10, le famigerate polveri sottili, che possono essere sia di origine naturale (erosione dei venti sulle rocce, eruzioni vulcaniche, autocombustione di boschi e foreste) sia antropica (combustioni e altro). Tra le sorgenti antropiche la principale è data dal traffico veicolare
Il capoluogo si piazza infatti al decimo posto in Italia nella classifica dei capoluoghi di provincia stilata da Legambiente, che ha stilato l’annuale rapporto denominato Mal’aria.
Lodi al decimo posto a livello nazionale quindi (al primo c’è Verona, Milano è al quinto), con una concentrazione media annuale espressa in microgrammi per metro cubo d’aria che si attesta a quota 29,7. Sarà necessario abbattere questa concentrazione del 33 per cento per rientrare nei nuovi valori normativi che entreranno in vigore nel 2030.
Va meglio su fronte del biossido di azoto (NO2), con una media annua di concentrazione per metro cubo d’aria che arriva a 22 (solo Mantova e Sondrio hanno risultati migliori). Sarà comunque necessaria una riduzione del 7 per cento per rientrare nei parametri del 2030.
Il biossido di azoto è prodotto principalmente da centrali termoelettriche, riscaldamento, motori a combustione interna.
L’approfondimento sul «Cittadino» di mercoledì 5 febbraio
© RIPRODUZIONE RISERVATA