Polveri da record, ma Lodi non ferma le auto

È iniziato questa mattina alle 10 il blocco delle auto deciso dal Comune di Milano per l’alto livello di inquinamento. Il blocco è in vigore oggi fino alle 16 e con gli stessi orari domani e mercoledì. Sul sito di palazzo Marino è pubblicata l’ordinanza con le modalità del blocco, i tratti di strada esclusi (come quelli di collegamento tra il confine comunale e alcuni parcheggi periferici) e le deroghe ad alcune tipologie di veicoli.

Niente blocco invece a Lodi, che come le città del Sudmilano ha deciso di non seguire le orme di palazzo Marino, nonostante i livelli delle polveri siano da record. Novantuno giorni con la concentrazione di polveri fini pm 10 oltre la soglia di 50 microgrammi per metro cubo di aria: questa è infatti la situazione di Lodi (centralina di viale Vignati) dall’inizio del 2015, a fronte di un limite europeo di 35 giorni l’anno. Valori alti, con picchi fino a 91 microgrammi, senza continuità, nella stessa centralina da Santa Lucia a Natale. «A Santo Stefano però c’è stato un miglioramento - puntualizza il sindaco Simone Uggetti -, io credo che la risposta a questo problema siano gli interventi strutturali. Per ora quindi non pensiamo al blocco del traffico come a Milano, lunedì pomeriggio (oggi per chi legge, ndr.) il governatore della Lombardia Roberto Maroni farà una sua proposta al tavolo di coordinamento con Anci e valuteremo quello che emergerà».

Tornando a Milano, tra i mezzi per cui non vale il blocco, oltre ai mezzi di soccorso, delle Forze dell’Ordine e a quelli pubblici, sono derogati – e dunque potranno circolare anche negli orari di blocco del traffico – i veicoli elettrici, ibridi plug-in e ibridi range-extended, quelli del car sharing e quelli con contrassegno per il trasporto di persone con disabilità o utilizzati per il trasposto di persone e animali sottoposti a terapie o esami indispensabili o dimessi da Ospedali e Case di cura (con adeguata documentazione).Inoltre, potranno circolare i veicoli di lavoratori se l’inizio o la fine del turno coincidono con orari in cui non sono disponibili i mezzi pubblici o se la sede di lavoro non ne è servita (con certificazione del datore di lavoro) e quelli privati se in arrivo o partenza da strutture ricettive (con documentazione) o se destinati o provenienti da scali aerei, ferroviari e marittimi (muniti di apposito biglietto di viaggio).

© RIPRODUZIONE RISERVATA