POLITICA Dopo il veto 5 Stelle al Copasir, il Pd “spinge” Guerini alla commissione Esteri

Per il Comitato per la sicurezza i grillini caldeggiando invece Boccia

Ieri il Pd – Lista democratica e progressista ha comunicato le proprie indicazioni per i componenti delle commissioni della Camera. L’ex ministro della Difesa Lorenzo Guerini siederà in commissione Esteri, in un ruolo di minor rilievo ma dove potrà far valere l’esperienza accumulata in questi anni alla Difesa, dove, pur dall’angolatura specifica del suo ministero, ha intessuto molteplici rapporti e relazioni estere. La partita più delicata rimane quella del Copasir, il Comitato per la sicurezza della Repubblica, di cui Guerini era già stato membro e presidente, prima di salire al ministero della Difesa. Il Pd sembrava orientato a proporre i nomi di Guerini per la Camera e di Enrico Borghi, membro uscente del Copasir, per il Senato. Ma le indicazioni Dem avranno un peso specifico superiore alle altre. La presidenza del Copasir spetta all’opposizione. Tra Pd e Cinque Stelle è ormai assodato l’accordo perché il primo assuma la presidenza del Copasir, il secondo quello della Commissione di Vigilanza Rai (che però non è assegnata per norma alla minoranza). Ma proprio in questi giorni è arrivato il veto del nome di Guerini da parte di Giuseppe Conte, e in contemporanea è partita una dura campagna stampa del Movimento 5 Stelle contro l’ex ministro. Conte starebbe spingendo per la candidatura di Francesco Boccia del Pd, ma su posizioni meno rigide nei confronti dei pentastellati. Da capire se la prova muscolare di Conte sarà assecondata nella speranza di ricucire le altre partite politiche aperte (a partire dalle Regionali del Lazio) oppure al contrario respinta proprio perché il Pd si compatterà a fronte dell’intransigenza M5S. Sempre ammesso che la scusa-Conte non serva per regolare gli ultimi conti interni al Pd e mettere nell’angolo la corrente di Base Riformista di cui Guerini è leader.

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