Più furti ma meno violenti: a Lodi quasi un colpo al giorno

Meno reati denunciati, in totale, in tutto il territorio provinciale, ma una tendenza all’aumento dei furti nelle case, consumati o tentati, nella città di Lodi: è il bilancio dell’andamento della criminalità nel primo quadrimestre del 2016 diffuso ieri dalla prefettura di Lodi, dopo una riunione di coordinamento tra tutte le forze di polizia.

Il prefetto Patrizia Palmisani prende atto con soddisfazione del dato generale: nel periodo gennaio-aprile 2016 il numero di delitti (i reati più gravi) che sono stati denunciati da cittadini o autorità è sceso del 16 per cento rispetto all’analogo quadrimestre del 2015, che, si sottolinea dal palazzo del governo, si aggiunge alla flessione del 16 per cento registrata nell’intero 2015 rispetto ai dati di tutto il 2014.

In calo, anche se meno rispetto ad altri reati gravi denunciati, anche i furti, che nel quadrimestre sono stati l’11 per cento in meno rispetto allo stesso periodo del 2015, e, in particolare, appaiono diminuite anche le rapine, anche improprie, scese del 26 per cento nel confronto quadrimestre su quadrimestre.

I furti in casa, però, restano una piaga in tutto il Lodigiano: sono stati infatti il 3 per cento in più (gennaio-aprile 2016 rispetto a gennaio-aprile 2015). Ma i ladri hanno fatto meno ricorso alla violenza sulle vittime: meno 78 per cento, infatti, è il dato delle rapine in abitazione. Che sono comunque fortunatamente un fenomeno raro nella nostra provincia, per cui anche poche unità di casi denunciati in meno può dare luogo a picchi statistici rilevanti.

Critica invece appare la situazione di Lodi: 117 furti, o tentativi, nell’abitazione (o nei box o nei giardini) denunciati nei primi 4 mesi del 2016: praticamente poco meno di uno al giorno. Anche nel capoluogo si è registrato un calo (del 75 per cento) delle rapine in casa.

Ma questa criticità ha portato il prefetto a disporre che il controllo del territorio sia più che mai particolarmente orientato alla prevenzione e alla repressione dei furti, con operazioni mirate nelle fasce orarie in cui vengono commessi con maggiore frequenza.

Già un mese e mezzo fa la prefettura aveva convocato un vertice delle forze dell’ordine per analizzare l’incremento dei furti in abitazione in città, concentrati tra San Bernardo, Fanfani e Albarola, e il boom di razzie nelle aziende della zona industriale di Lodi Vecchio. Si era decisa una campagna di servizi straordinari che avrebbe dato i suoi primi frutti in termini di prevenzione. Ma era partito anche un appello agli imprenditori: dotati di telecamere e sistemi di allarme efficienti.

In ottobre invece l’attenzione dell’ufficio territoriale del governo si era concentrata sull’aumento delle frodi informatiche e delle truffe ai danni degli anziani.

Al termine dell’incontro di questa settimana, il prefetto ha ringraziato tutte le forze dell’ordine «per l’eccellente lavoro svolto, che continua a garantire al territorio il mantenimento di adeguati livelli di sicurezza, tra i più elevati dell’intera Lombardia».

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