Pioggia in arrivo, paura per l’Adda

Il cielo minaccia pioggia e gli alluvionati della riva sinistra scrutano con apprensione le previsioni del tempo. Dopo la terribile piena del 2002, ogni ondata di maltempo suscita paura, specialmente in città bassa: nessuno vuole ritrovarsi ancora una volta con la casa allagata. Proprio per questo motivo, ieri mattina la squadra di cittadini capitanata da Carlo Bajoni ha inviato un appello all’indirizzo del sindaco di Lodi Lorenzo Guerini e del prefetto Matteo Piantedosi. «Il problema è che la perturbazione formerà un blocco a est e si fermerà sui nostri cieli per molti giorni - si legge nella missiva -, dalle ultime notizie sembra che non sarà nemmeno domenica l’ultimo giorno di pioggia. Questa, purtroppo, è un’analogia rispetto quanto accaduto nel 2002, a cui si aggiunge un altro dettaglio: le alte temperature non fanno nevicare in quota, la neve si ferma e si scioglie piano piano e la pioggia viene repentinamente a valle. A nove anni dall’alluvione che tanti danni ha fatto a migliaia di lodigiani manca ancora l’opera essenziale per la nostra protezione, ovvero la pista ciclabile provvista di argine sulla strada per Boffalora». Bajoni ribadisce l’importanza di questo intervento, fondamentale affinché il fiume abbia a disposizione una cassa di espansione, «a meno che non si ritenga opportuno far fare ai residenti della riva sinistra da cassa di espansione», commenta con ironia.

Il primo cittadino ha risposto alla lettera poco dopo averla ricevuta, ricordando tutti gli interventi che il Broletto ha portato a termine nonostante la responsabilità spettasse ad altri, opere che hanno richiesto uno sforzo economico rilevante. L’argine per Boffalora doveva essere realizzato dalla Provincia, i problemi con il patto di stabilità hanno fatto sì che il Comune se ne facesse carico. «Ora i lavori sono iniziati e si concluderanno entro l’autunno prossimo», precisa Guerini.

«La preoccupazione degli abitanti delle zone alluvionate rispetto alle previsioni metereologiche è assolutamente giustificata - scrive il sindaco -. Anche da parte nostra stiamo seguendo con attenzione l’evolversi della situazione e agiremo in base ai contenuti del Piano di protezione civile recentemente aggiornato. Comprendo in particolare la preoccupazione degli abitanti in riva sinistra per la connessione tra le condizioni di sicurezza della zona e il completamento delle opere di difesa spondale previste. A tal proposito vorrei ribadire ancora una volta che le opere più significative che dovevano essere realizzate dal Comune dopo la mia elezione a sindaco sono state tutte progettate, finanziate, realizzate e collaudate». Il sindaco difende il lavoro svolto dalla giunta per dare alla città del Barbarossa le difese di cui era totalmente sprovvista. «Rispetto alle condizioni del 2002 - afferma -, attraverso gli interventi fin qui compiuti, la situazione di sicurezza della città nei confronti di possibili rischi di esondazione del fiume è assolutamente migliorata. Ciò non significa che tutti i lavori previsti siano conclusi nè che io mi senta “tranquillo”: sarei un superficiale se lo dicessi! Certo però fino ad oggi abbiamo fatto dei grandi passi in avanti che devono essere completati». Guerini, raggiunto telefonicamente, ha ribadito che da parte del Broletto «ci sarà sempre l’assoluta collaborazione sulla questione».

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