«Piccioni ammazzati col veleno»

Gli strani ritrovamenti: «Avevano sangue sul becco, che però sembrava come “incollato”». Anche un gatto senza vita a poca distanza dalle carcasse degli uccelli

Nove piccioni ritrovati senza vita e con il becco insanguinato, nell’arco di una settimana e mezza. A cui si aggiunge un gatto. L’associazione “Amici animali”, da tempo impegnata sul territorio per accudire chi non ha voce, sospetta che i volatili possano essere stati avvelenati. La segnalazione arriva da un’iscritta al sodalizio che vive a Torretta, nei pressi di piazza Sommariva: «Lunedì scorso ho trovato due piccioni senza vita vicino al fosso, in una posizione strana - spiega Luisa -, il giorno seguente ne ho trovato uno vicino alla fontana, aveva del sangue sul becco, che però sembrava quasi incollato. Ho controllato bene, non gli avevano sparato e non aveva altre lesioni o ali spezzate. Poi mi sono accorta che a poca distanza c’era anche un gatto, anche se mi sembrava che potesse essere morto da qualche giorno. Giovedì scorso mi sono imbattuta in altri due piccioni in un’aiuola, con le stesse caratteristiche degli altri. Mi sono detta che non potevano di certo essere tutte coincidenze e mi sono chiesta cosa potesse essere accaduto. L’unico errore che ho fatto è stato quello di non aver portato nemmeno un esemplare all’Asl per farlo esaminare, il timore è che siano stati avvelenati».

Il resoconto non finisce però qui, anche negli ultimi giorni, infatti, si sono verificati alcuni strani ritrovamenti. «Ho trovato un altro piccione una sera, al rientro da una riunione con l’associazione “Amici animali”, ho fatto presente la situazione anche ad Angelo Bocchioli (il presidente, ndr). Poi ho trovato altri due piccioni per terra e infine ne ho avvistato uno morto sul tetto. A questo punto sto pensando di fare una denuncia contro ignoti ai carabinieri». Luisa, che in questi anni ha soccorso e curato molti piccioni feriti, non ha intenzione di lasciar cadere nel nulla la questione e promette di tenere d’occhio la zona, non esclude infatti di portare uno dei pennuti ai veterinari dell’Asl per capire quale sia il motivo della loro morte.

«In questi anni ho fatto del mio meglio, grazie anche all’aiuto di alcuni amici e conoscenti, per curare i piccioni feriti, faccio quello che posso - dice Luisa, amareggiata e arrabbiata per le brutte scoperte degli ultimi giorni -. A volte, nonostante le nostre cure, hanno comunque un’autonomia limitata. Io sono vegana e ho diversi animali in casa, come i gatti. Credo che tutti gli esseri viventi meritino rispetto».

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