Piano di ristrutturazione all’Abb

Il segretario territoriale della Fiom, Giovanni Ranzini: «Tenteremo una mediazione, pensando anche a soluzioni alternative»

Abb annuncia il piano di ristrutturazione per lo stabilimento di Lodi, una “doccia fredda” di venti esuberi. Ieri mattina l’azienda ha incontrato i sindacati e le Rsu in Assolombarda, un primo tavolo di confronto per illustrare i problemi, dopo che nel corso di una trattativa nazionale era stata evidenziata la necessità di intervenire immediatamente sul sito del capoluogo.

«Ci è stato spiegato il piano di ristrutturazione - riassume Giovanni Ranzini, segretario territoriale della Fiom Cgil -, Abb ci ha detto che a fronte di un calo degli ordinativi l’esubero strutturale è di una ventina di unità. Una notizia che abbiamo ovviamente accolto con preoccupazione, soprattutto per le ripercussioni sull’indotto. Abbiamo tentato di discutere il possibile utilizzo di altri strumenti, ma a questo proposito non abbiamo riscontrata molta disponibilità».

A San Grato, il colosso delle tecnologie per l’energia e l’automazione conta circa 180 dipendenti e fino a questo momento è riuscito a “dribblare” la crisi.

In ogni caso, il confronto tra le parti è appena iniziato, sindacati e Rsu tenteranno tutte le strade per evitare il peggio.

«Ci è stato presentato un documento con alcune indicazioni sul calo percentuale delle commesse - aggiunge Ranzini -, informazioni che vorremmo verificare, entrando però nel dettaglio. A fronte delle cifre che ci sono state presentate sull’andamento dell’azienda, tutto sembra purtroppo concretizzarsi solo negli esuberi. Cercheremo di chiarire alcuni aspetti prima del prossimo incontro ufficiale, siamo contrari agli esuberi ma vogliamo tentare una mediazione, mettendo eventualmente in campo anche soluzione alternative».

In occasione del confronto che si era tenuto qualche settimana fa per fare il punto a livello globale, come poi spiegato dalla Fiom Cgil nazionale, il settore Process Automation ha visto una riduzione del 30 per cento del fatturato, un dato che deriva soprattutto dalle attività di Oil and Gas e EPC. Abb ha così dichiarato di doversi riposizionare sul mercato, puntando su attività a più alto valore aggiunto e con meno competitors.

Nel caso della divisione Power Systems, invece, sembra che i problemi iniziati nel 2012 non si siano ancora risolti, un fattore che ha già portato a una riduzione del personale, mentre le attività prima esternalizzate sono state riportate in azienda. Se il quadro non dovesse mutare, ci potrebbero essere anche in questo comparto delle ripercussioni.

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