Piano Lombardia con il freno
fra imprevisti e contenziosi

URBANISTICA Sono diversi i nodi da sciogliere e le opere da completare

L’erogazione era finalizzata alla ripresa dei territori post-Covid e risale al 2020. Cinque anni dopo, ci sono ancora nodi da sciogliere, partite ambientali da risolvere e carte “imprevisti” da disinnescare. Come ci sono, ancora, botta e risposta politici, con il centrodestra che incalza sul completamento delle opere del piano con i fondi ottenuti dalla città durante l’amministrazione Casanova, complessivamente pari a 4,5 milioni di euro. È ancora un fronte aperto, e con cantieri all’orizzonte, quello legato allo status quo del piano Lombardia, pacchetto di investimenti regionali finalizzati ai territori per la ripresa dopo la pandemia.

Il tema è tornato di nuovo nell’agenda politica nell’ultimo consiglio comunale, nel contesto del dibattito sul bilancio, con uno spigoloso botta e risposta tra opposizioni e amministrazione comunale, e in particolare tra l’ex sindaca Sara Casanova, che siede nei banchi della Lega, e l’assessore a programmazione finanziaria e bilancio Simone Piacentini. Il refrain politico, già in passato, è incentrato sui tempi lunghi per arrivare ai cantieri di alcune opere in particolare. Sulla partita delle opere del piano Lombardia, l’amministrazione Furegato ha già messo mano alle casse del Comune per fronteggiare gli extra-costi intervenuti sui progetti. A mancare all’appello, ad esempio, la rotatoria tra viale Milano e via Cadamosto - per cui si è aperto anche un contenzioso al Tar con un privato - , ma anche il nuovo parcheggio all’ex Atm su via Lodivecchio, su cui invece si lavora per fronteggiare l’esito delle analisi ambientali che hanno richiesto approfondimenti in più.

La questione ambientale si è aperta anche per la nuova area di sosta di via Piermarini - inserita dall’amministrazione Furegato - che ridisegna il parcheggio esistente nel complesso Faustina e per cui è stato necessario ricorrere al piano di caratterizzazione. Per quest’opera, con l’avanzo di amministrazione, si provvederà a garantire il co-finanziamento, oggi previsto con monetizzazioni a bilancio.

Progetto da rivedere, come si spiega ieri da palazzo Broletto, per l’attracco canoe al Belgiardino, per cui ci sono stati contatti in Regione e che sarà rivisto affinché si possa realizzare un’infrastruttura adeguata all’attività fluviale. n

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