«Per il Lodigiano non è accettabile un secondo lockdown in pochi mesi»

Ferma presa di posizione dei sindaci della Lega

«Un altro lockdown per il lodigiano - da un punto di vista economico e sociale – è inaccettabile». Lo dichiarano i sindaci della Lega della Provincia di Lodi. «Oggi - non possiamo essere paragonati ad altre zone d’Italia fortemente investite dal Covid nella misura in cui noi lo siamo stati a marzo e aprile. Questa, da parte del Governo, risulta essere un’evidente forma di accanimento nei confronti di un territorio che ha già pagato tanto e noi, in qualità di sindaci non possiamo accettarlo in maniera passiva. I nostri cittadini, i nostri artigiani, i nostri commercianti, i nostri imprenditori hanno già dato tanto, troppo. Il loro esempio e il loro senso di responsabilità dimostrati nel rispettare silenziosamente ogni norma e ogni imposizione, anziché essere riconosciuti, vengono in questo modo mortificati e resi vani. Ci troviamo nella situazione in cui il Lodigiano risulterebbe essere l’unica realtà territoriale a pagare 2 volte un prezzo altissimo. Da parte nostra, è inaccettabile e, con queste parole siamo assolutamente certi di intercettare e rappresentare il pensiero di tanti altri sindaci».

Sindaci Lega – Provincia di Lodi: Francesco Passerini, sindaco di Codogno e presidente della Provincia di Lodi, Sara Casanova, sindaco di Lodi, Elia Delmiglio, sindaco di Casalpusterlengo, Giovanna Gargioni, sindaco di Borghetto Lodigiano, Maurizio Villa, sindaco di Sant’Angelo Lodigiano, Severino Serafini, sindaco di Massalengo, Claudio Bariselli, sindaco di Marudo, Francesco Morosini, sindaco di Tavazzano con Villavesco, Alberto Carlo Rizzi, sindaco di Crespiatica, Veronica Emilia Piazzoli, sindaco di Cornovecchio.

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