Per i 400 pazienti fragili nel Lodigiano
martedì 18 si parte con i vaccini a casa

Alla fine si utilizzerà il circuito dell’assistenza domiciliare integrata

Andrea Bagatta

Da martedì 18 maggio 400 pazienti fragili del Lodigiano e i loro caregiver saranno vaccinati al proprio domicilio. Al via i vaccini nella formula Adi, Assistenza domiciliare integrata, per cui nel Lodigiano si sono accreditati la Fondazione Santa Chiara di Lodi e l’Asp del Basso Lodigiano di Codogno. Ciascuno dei due enti prenderà in carico 200 pazienti e i loro caregiver, stimati in 2 per paziente, quindi 800 in tutto da dividersi anch’essi tra i due enti. Santa Chiara e Asp del Basso Lodigiano avranno a disposizione i vaccini dall’Asst di Lodi, recuperati di volta in volta all’Ospedale Maggiore e al centro vaccinale del Palasport di Codogno. Il servizio sarà attivato con medico e infermiere, e l’equipe avrà in dotazione un kit d’emergenza. «Si tratta di un’attività che andiamo a realizzare nell’ottica di servizio per il territorio, non certo per un discorso economico – spiega Silvia Salamina, presidente dell’Asp del Basso Lodigiano -. Quando si è aperta questa possibilità, abbiamo ragionato se poter dare un contributo in questa lotta al virus. Abbiamo il personale disponibile e l’esperienza di servizi Adi, e la mettiamo a disposizione del territorio». Il tempo stimato per ogni vaccinazione è di 45 minuti, elemento importante per la programmazione dell’attività quotidiana, che deve tener conto anche dei tempi di spostamento per raggiungere i vari comuni di residenza dei pazienti, che saranno divisi tra Asp Basso Lodigiano e Santa Chiara anche su base geografica.

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