PARTECIPATE A Lodi la gestione del verde urbano appesantisce i costi Astem

Ma è la gestione degli immobili a far registrare il passivo più importante

Sono più di 700mila euro quelli che il Comune di Lodi ha consegnato, anche quest’anno, alla partecipata Astem per la gestione del verde della città. Per la precisione, si tratta di 694mila per la manutenzione delle aree a verde cittadine e 40mila circa per il servizio di disinfestazione, derattizzazione, diserbo e tutela ambientale delle aree di proprietà comunale.

Il passivo

Ma non bastano. Astem, infatti, su questo servizio aveva stimato nel bilancio di previsione un passivo di circa 30mila euro: «Abbiamo verificato a settembre sulla base del budget del 30 giugno e confermando nel settore questa perdita» afferma Oscar Ceriani, presidente della partecipata, che spiega anche da cosa deriva questo problema: «Ci occupiamo della gestione del verde del Comune di Lodi dal 2001. Rispetto ad allora, più di vent’anni fa, il patrimonio di alberi del Comune è triplicato, e i piccoli aumenti del corrispettivo che ci sono stati negli anni non coprono nemmeno gli adeguamenti dell’Istat. Stiamo pertanto lavorando per revisionare il corrispettivo che ci viene dato nel contratto, perché non è più sufficiente. Non tanto in termini assoluti, quanto per l’incremento del patrimonio arboreo e alcune situazioni che hanno reso necessari interventi aggiuntivi, come la siccità di questa estate».

Gli altri incarichi

Peraltro, l’impegno di Astem non esaurisce la spesa del Comune in questo settore: il Broletto, infatti, da sempre affida ad altre ditte, con altri incarichi e una nuova spesa, tutta una serie di interventi aggiuntivi, come quello di abbattimento e ripiantumazione delle alberature. «Noi ci limitiamo a fare la verifica della situazione fitopatologica delle piante, e segnalare eventuali criticità e la necessità di abbattimenti, che vengono realizzati da altri».

Affidare anche questi servizi ad Astem potrebbe contribuire a ridurre le perdite, oppure peggiorerebbe la situazione? «Sicuramente potrebbe dare una mano - spiega Ceriani -, perché la perdita è dovuta alla quota parte dei costi generali fissi della struttura, che sarebbero in questo modo assorbiti. Sono costi che monitoriamo costantemente ma che sono inevitabili, che ripartiamo nei diversi settori dell’azienda».

Ad esempio, Astem ha un costo del personale che, nel 2021, era pari a 938mila euro, per un totale di 21 dipendenti. Di questi, soltanto 8 operai, il che rendeva impossibile effettuare in prima persona la maggior parte dei servizi, tanto che l’azienda, per la gestione del verde, si appoggia su altre realtà in subappalto. Il servizio di bagnatura delle piante nelle aree verdi del Comune, infatti, è stato assegnato in affidamento diretto per 70mila euro alla Tecnoagricola Snc, mentre la potatura degli alberi al parco dell’Isola Carolina, per esempio, è stato assegnato con un affidamento diretto da 22mila euro alla cooperativa sociale L’Ulivo. (Quest’ultima è la stessa che ha ricevuto diversi altri incarichi anche dal Comune di Lodi: soltanto nel 2022, a maggio ha ricevuto 5mila euro per abbattere essenze morte, a giugno è stata incaricata dei servizi di cremazione per il cimitero di Riolo per 47.580 euro, a settembre è tornata a occuparsi di essenze morte per 19.995 euro, a ottobre due determine la indicano come destinataria di 1.122 euro per l’assistenza alla piantumazione della Giornata dell’albero e di 700 euro per la manutenzione del verde in via Beccaria).

Ridurre i subappalti

L’ambizione di Astem, tuttavia, è quella di migliorare i conti anche attraverso la diminuzione dei subappalti: «Abbiamo introdotto una nuova metodologia, creando una squadra interna che si occupi di piccola manutenzione del verde, assumendo il personale e comprando l’attrezzatura necessaria».

Il vero passivo: l’immobiliare

La perdita riguardante la gestione del verde, tuttavia, resta irrisoria rispetto ad altri capitoli di spesa, come conferma lo stesso Ceriani: «Ci tengo a precisare che il settore più problematico è quello immobiliare» sottolinea.

Basti pensare che nel Budget 2022 è stimata una perdita in questo ambito di 232mila euro, che si sommano ai 118mila di perdita del 2021 e ai 99mila del 2020. Basti pensare che, nel 2022, il bilancio di previsione indicava una spesa di 184mila euro per la riqualificazione degli impianti di climatizzazione dell’edificio di via Besana, che è di proprietà Astem e in locazione all’Inps. Un’alienazione del patrimonio comunale che, in altri tempi, servì per non sforare il patto di stabilità, ma che ora evidentemente continua a pesare sulla partecipata del Broletto. «Se togliamo l’immobiliare- chiarisce Ceriani -, Astem è in attivo, ma questo settore assorbe tutti gli utili».

Cosa pesa sul verde

Nel campo del verde, invece, la spesa più grande è legata ai Giardini Barbarossa: «Quello ha sicuramente un’incidenza notevole, ma pesa molto anche il mantenimento dei manti erbosi, lo sfalcio dell’erba - prosegue il presidente -. Poi ci sono tutti quei piccoli servizi, come la bagnatura delle piante, che possono diventare onerosi. Si pensi che il contratto stipulato con il Comune ci assegna un corrispettivo per tre bagnature all’anno, ma questa estate se ne sono rese necessarie otto, proprio a causa della straordinaria siccità che abbiamo avuto. Anche per questo credo sia necessario rivedere il corrispettivo, perché non tiene conto di queste necessità. Poi torno a dirlo: vent’anni fa, il patrimonio arboreo cittadino era di tremila alberi, ora sono novemila, la loro gestione ha costi diversi. Vogliamo trattare una eventuale revisione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA