Ospedali, reparti chiusi in agosto

Sette reparti chiusi e 167 letti in meno durante l’estate. Sono gli accorpamenti e i tagli previsti nei quattro ospedali lodigiani. Due gli obiettivi: risparmiare e consentire ai dipendenti di andare in ferie.

I nodi più dolenti riguardano l’ospedale di Casale. Unico reparto aperto resta, infatti, quello di oncologia con l’hospice: 24 letti in tutto. Chiusi in blocco, invece, il reparto di medicina e cure intermedie con i suoi 22 posti per 3 settimane, dal 13 agosto al 3 settembre, la riabilitazione specialistica e quella generale e geriatrica, per altri 36 letti, dal 23 luglio al 13 agosto e dal 2 al 13 luglio.

A preoccupare, invece, a Codogno, è la riduzione dei posti in medicina generale, da 36 a 25 letti, dal 13 luglio al 12 settembre. Per questo taglio, i sindacati erano già insorti nei giorni scorsi. Accorpamento a Codogno è previsto, invece, per le unità di ortopedia e chirurgia dove i letti, dal 14 luglio al 9 settembre, da 14 e 18 diventano 11. Restano aperti, invece, il reparto di ginecologia e ostetricia (20 letti), anestesia (4), cardiologia (6) e psichiatria (15).

Agosto senza interventi, inoltre, a Sant’Angelo. Dal 5 al 26, infatti, gli oltre 14 posti della day surgery e la sala operatoria vanno in ferie. Chiusa totalmente anche la dermatologia (2 posti), mentre a subire una riduzione è la riabilitazione respiratoria che passa da 6 a 4 letti per oltre un mese, dal 15 luglio al 31 agosto. Nessun problema, invece, per la geriatria (20 posti), la riabilitazione specialistica (25 circa), quella generale e geriatrica (37) e gli infettivi (12).

A chiudere totalmente i battenti, al Maggiore di Lodi, oltre al reparto di oculistica che ha 12 letti in day hospital e che ricovera prevalentemente i pazienti in elezione, è la ginecologia. I suoi 16 posti non saranno disponibili e le donne che avranno bisogno di cure potrebbero trovare un posto tra i 24 letti dell’ostetricia o in altri reparti disponibili. Tagli al presidio di viale Savoia riguardano, inoltre, le chirurgie specialistiche. Urologia perde 12 posti, la vascolare e otorino, invece, ne perdono 8. La chirurgia generale perde 10 posti, passando da 31 a 21, dal 28 luglio al 2 settembre e la neurologia 4, passando da 21 a 17. Nessun cambiamento, invece, per anestesia (7 letti), pediatria (16), cardiologia (22) e unità coronarica (5), ma anche per medicina, pneumologia (21) e chirurgia plastica (4 letti).

«Per quanto riguarda l’ospedale di Lodi - spiega la direttrice sanitaria di presidio Angela Bocconi - meno di così non si poteva chiudere. Sarebbe diseconomico tenere aperte le chirurgie specialistiche che si riempirebbero poi di pazienti in appoggio dagli altri reparti. Non abbiamo toccato però i reparti medici: le persone anziane e i pazienti con problemi respiratori, con il caldo dell’estate, sono in difficoltà. Chiudere questi reparti è impossibile. Sono un po’ preoccupata: quest’anno Codogno ha ridotto meno i posti, e quindi le difficoltà potrebbero essere minori; ma in estate gli anziani non diminuiscono: a volte, il Pronto soccorso, non riuscendo a trovare letti vuoti per ricoverare gli ammalati, si trova in difficoltà».

Cristina Vercellone

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