Ospedaletto: bloccò un Frecciarossa e lanciò sassi in autostrada, il giudice lo obbliga a cure psichiatriche

L’egiziano 22enne che rischiò di provocare una strage in A1 il 12 agosto dovrà restare per due anni in una struttura Rems

L’egiziano di 22 anni che nella mattinata del 12 agosto scorso bloccò un treno Frecciarossa in corsa all’altezza di Ospedaletto Lodigiano e, raggiunta la vicina autostrada del Sole, si mise a lanciare sassi e altri oggetti contro le auto in transito è stato prosciolto “per totale incapacità di mente” dalle prime accuse, di resistenza a pubblico ufficiale e porto ingiustificato di oggetti atti a offendere, ma giudicato socialmente pericoloso. Il tribunale di Lodi ha disposto la misura di sicurezza per due anni e il giovane uscirà dal carcere non appena ci sarà un posto disponibile per l’immediato trasferimento in una struttura psichiatrica Rems, dove dovrà essere sottoposto anche a cure farmacologiche. Il 22enne, cui era stato, nei giorni successivi al fatto, negato il rinnovo del permesso di soggiorno, risulta tuttora indagato per ulteriori reati commessi in quella mattinata di follia in cui si rischiò una strage tra le famiglie dirette alle località di villeggiatura.

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