Ospedaletto, 21enne morta in autostrada: concluse le indagini sui due conducenti

Un uomo di Bertonico scagionato dall’accusa di omicidio stradale: la responsabilità più grave è contestata a chi portava la ragazza sulla sua auto

Due potenziali colpevoli, secondo la Procura di Lodi che ha notificato ai difensori l’avviso di fine indagini, per l’incidente in A1 delle 4.50 della notte tra sabato 15 e domenica 16 febbraio 2020 sull’autostrada del Sole, corsia sud, a poche centinaia di metri dal casello di Ospedaletto Lodigiano, nel quale morì una 21enne di Langhirano (Parma), Madeline Mora, proiettata dall’auto sulla quale stava rincasando dopo una serata a Milano assieme a tre amici. Per quell’incidente la polizia stradale aveva rintracciato e arrestato un 59enne di Bertonico, S.F., sospettato inizialmente di aver investito la 21enne già riversa sull’asfalto e di aver proseguito per la sua strada, uscendo al casello. L’automobilista, difeso dall’avvocato Daniel Ranieli di Milano, non risponderà però di omicidio colposo ma solo di lesioni e di fuga dopo un incidente con feriti. Era arrivato a Ospedaletto solo pochi minuti dopo che il suv Nissan Juke dei 4 ragazzi emiliani aveva impattato contro un guard rail prendendo fuoco e secondo il consulente del Pm non ha investito Madeline, ma ha solo urtato un altro dei ragazzi, sceso in strada.

Chiamato a rispondere di omicidio colposo per la morte della giovane è invece un 27enne di Lesignano Dè Bagni (Parma), di origini straniere, che guidava la Nissan Juke: secondo il Pm Madeline sarebbe morta per quel primo incidente e il lodigiano, ammesso che l’avesse investita, aveva travolto un cadavere. Si attende ora la richiesta di rinvio a giudizio. A 300 metri dal punto dell’incidente c’era, illuminato a giorno, il Frecciarossa deragliato, ben visibile dall’autostrada.

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