Ospedale, scatta anche l’allarme furti

Emergenza sicurezza in ospedale. Dopo l’allerta per i senza tetto viene confermata anche la recrudescenza del fenomeno dei furti in corsia. I carabinieri vengono allertati di continuo. L’sos a volte scatta da parte dei singoli operatori che trovano persone estranee all’ospedale, all’interno dei reparti. Le persone individuate, secondo indiscrezioni, si dividono in due gruppi. Quelle che non hanno una casa e quindi si riparano semplicemente in ospedale e quelle che, invece, sarebbero organizzate nel compiere furti. Il controllo all’esterno del Maggiore è portato avanti anche dalla questura. Da più di due anni, infatti, il posto di polizia interno all’ospedale Maggiore è stato smantellato. «I furti sono frequenti - spiegano dal reparto di ostetricia -. Noi diciamo sempre alle donne di non lasciare oggetti negli armadi. Pochi giorni fa hanno rubato circa 60 euro dal cassetto di un comodino. Il giorno dopo sono ripassati e hanno rubato un portafoglio. Quest’ultimo è stato ritrovato, senza soldi, ma con i documenti all’interno in uno sgabuzzino della pneumologia. Poco tempo fa hanno scassinato la porta dei nostri spogliatoi al IV piano e svuotato tutti gli armadietti». «Nell’ultimo mese - annotano gli operatori della pneumologia - abbiamo subito almeno 3 furti». «Anche io - commenta il primario Luigi Negri - sono stato derubato. Mi hanno preso il portafoglio con i documenti e una carta che mi serviva per accedere ai tabulati dei pazienti. Oltre a 100 euro che avevo nel portamonete, hanno utilizzato la carta di credito per fare la spesa in un supermercato di Milano. Purtroppo mi sono accorto del furto solo la sera alle 20. Le persone entrano durante l’orario di vista dei parenti e non puoi certo individuarle. Si verificano furti nei comodini dei malati. Stazionano nelle hall dei reparti delle persone con le cuffie in testa, che ascoltano la musica e stanno lì. Saranno loro? Non so. Sta di fatto che noi allertiamo le forze dell’ordine, ma se non cogli le persone sul fatto non puoi certo fare alcunché. Dà fastidio però che i furti siano sempre più frequenti. Con i tempi che corrono una quota di persone ci prova». «Per quanto ci riguarda - aggiunge il primario di ortopedia Claudio Montanari - noi diciamo sempre ai pazienti quando chiamiamo per l’intervento di non portarsi dietro nulla. Ai furti si aggiunge il problema delle persone che alloggiano in ospedale. A volte le troviamo addormentate sulle scale che portano nelle sale operatorie. Chiamiamo le forze dell’ordine, ma non possono fare nulla se non c’è un reato». «Noi continuiamo a fare segnalazioni di furti -aggiunge dall’urologia Maria Grazia Massolini -. L’ultimo telefonino è sparito la settimana scorsa. Diciamo sempre di lasciare al massimo 2 o 3 euro nel comodino, per il giornale e il caffè. Le persone estranee in ospedale sono sempre di più, tra 10 e 12. La mia collega ha visto un uomo in slip in bagno che aveva fatto il bucato e appendeva la biancheria sul calorifero». «I furti - ammette il capodipartimento medico oncologico Giovanni Ucci - capitano anche da noi. A me hanno rubato il computer. In day hospital un giorno abbiamo visto uno fuggire con il portafoglio di una collega, ma non siamo riusciti a prenderlo. Noi facciamo le denunce, ma a posteriori non servono granché».

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