Ospedale, i disabili bocciano la viabilità

Il presidente Anmic Agosti: «Poteva essere l’occasione per risolvere i problemi, invece è stata sprecata.

Qui la circolazione dovrebbe essere più fluida»

«Vedi? È come un girone dantesco, specialmente per i disabili». Enrico Agosti, presidente dell’Associazione nazionale mutilati e invalidi civili è alla guida della sua macchina e si sta avventurando nel traffico della zona ospedale, da poco riqualificata. «Adesso ci fermiamo proprio come fanno tutti e vediamo cosa succede». Di fronte all’ingresso del Maggiore le auto si fermano a ciclo continua, tutte con le quattro frecce lampeggianti, tutte impegnate nel “carico-scarico” di persone che entrano ed escono dall’ospedale e dal pronto soccorso. Nel frattempo, però, sopraggiungono anche autobus e “corrierine”, così l’ingorgo si ingrossa e la situazione si complica. I posti per i disabili ci sarebbero anche (dall’altra parte della carreggiata), ma «non c’è uno straccio di segnaletica che dica come comportarsi» commenta Agosti.

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