Operazione Lgh-A2A, una boccata di ossigeno per i conti di Astem

Boccata di ossigeno da 13 milioni di euro. Dall’operazione Lgh-A2A Lodi ha ottenuto un ingente “tesoretto”. Soldi e azioni sono stati versati ieri nei conti Astem, come confermato dai vertici della società. E serviranno per risanare i debiti della “cassaforte” del Broletto, la partecipata che è controllata dal Comune di Lodi.

Dopo il via libera dell’Antitrust, nei giorni scorsi è arrivato l’ok al matrimonio tra il colosso di Milano-Brescia e la multiservizi che opera a Lodi, Pavia, Crema, Cremona e Rovato. L’affare riguarda l’acquisizione del 51 per cento delle quote di Linea group holding, realtà che si occupa di ambiente, raccolta rifiuti, distribuzione del gas e teleriscaldamento. A2A ha messo sul piatto 113 milioni complessivamente, da dividere in relazione al capitale sociale. La lodigiana Astem deteneva il 13,22 per cento di Lgh e per questo ha ottenuto in liquidazione un totale di 13 milioni (8 milioni cash e 5 in azioni). L’intesa aveva incontrato alcune difficoltà ed era stata più volte rinviata. In particolare l’Autorità garante per la concorrenza aveva avviato verifiche per la possibile creazione di una posizione dominante. Il suo disco verde è arrivato a fine mese, ma è stato vincolato al piano di risanamento di Aem Cremona (uno dei soci Lgh). Resta aperto il fascicolo dell’autorità nazionale anticorruzione di Raffaele Cantone. L’istruttoria è partita il 21 giugno, a seguito di una segnalazione scattata da consiglieri regionali e deputati del Movimento 5 Stelle, che avevano contestato la mancanza di una gara per la vendita. Le verifiche riguardano tutto l’iter dell’acquisizione e da Lgh hanno fornito già le prime riposte, ma al momento l’istruttoria risulta ancora in corso. Nei giorni scorsi sono stati comunque definiti gli ultimi aspetti dell’affare, con il ridisegno anche degli organi societari: il nuovo consiglio di amministrazione di Lgh è composto da 13 membri (6 in rappresentanza dei territori e 7 di provenienza A2A). Il nuovo presidente è Antonio Vivenzi, già sindaco di Paderno Franciacorta, e consigliere politico della presidenza del consiglio dei ministri presso il sottosegretario per le Politiche e gli Affari esteri. Nel cda a rappresentare Lodi ci sarà Salvatore Nupieri, già componente del vecchio consiglio ed esponente del Pd Lodigiano. Dalla vendita delle sue azioni in Lgh Lodi otterrà risorse fresche per mettere in sicurezza i conti di Astem, società pubblica che presenta una pesante esposizione debitoria (oltre 20 milioni di euro). I debiti con il Comune di Lodi si aggirano sui circa 14 milioni di euro, in parte legati al prestito che era stato erogato dall’ente locale quando l’ex municipalizzata aveva acquistato immobili invenduti dal Broletto e in parte sono dividendi che non sono stati ancora liquidati al Comune. L’esposizione finanziaria con le banche è invece di circa 7 milioni di euro (4 milioni di mutui e 3 milioni di fido bancario). «L’operazione che è stata conclusa è positiva per due ragioni – commenta Cristiano Galletti, presidente di Astem – da una parte abbiamo ottenuto dei fondi per sanare una situazione legata ai conti della società e dall’altra viene realizzata una partnership industriale con una delle maggiori società del settore, questo permetterà quindi di offrire un servizio migliore agli utenti, che potranno beneficiare anche di sinergie ed economie di scala». Astem dovrà gestire anche azioni A2A per circa 5 milioni di euro, l’ipotesi è quella di metterle al più presto sul mercato per ricavare altri fondi utili per la messa in sicurezza dei conti della partecipata.

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