
Viene “risucchiato” negli ingranaggi della draga e rischia di venire stritolato. Attimi di paura ieri mattina alla Cava Belgiardino di Montanaso Lombardo, dove un operaio 34enne che si trovava nella cabina di comando della draga, a circa quindici metri di altezza, è rimasto seriamente ferito alla gamba. Per fortuna però il collega che si trovava con lui ha capito subito la gravità della situazione e ha spento immediatamente il motore. L’uomo, A.M.B. le iniziali, originario della Bolivia ma residente a Bergamo, è stato portato in ospedale e ricoverato inizialmente in prognosi riservata. Oltre alla frattura scomposta alla gamba aveva quattro costole rotte.
L’incidente è avvenuto intorno alle dieci di mattina. Sul posto, al confine fra Lodi e Montanaso, sono arrivati i sanitari del “118” con il medico. Sono saliti sull’enorme struttura con tutta l’attrezzatura, poi hanno valutato le condizioni del giovane prima di immobilizzarlo sulla “spinale”. A quel punto però bisognava farlo scendere, operazione per nulla semplice, e così è stato chiesto l’intervento dei vigili del fuoco. Questi sono saliti a loro volta in cima alla draga, hanno imbragato la barella e con le funi l’hanno calata fino a terra, tenendola sospesa nel vuoto per alcuni, lunghissimi minuti. Infine c’è stata la corsa in ospedale.
Dopo una prima visita al pronto soccorso, lo straniero è stato ricoverato in ortopedia. Nei prossimi giorni sarà operato per “aggiustare” le ossa fratturate. Già nel pomeriggio la prognosi è stata sciolta, quindi è stato scongiurato il pericolo di vita, ma per guarire gli saranno necessari almeno sessanta giorni.
Per chiarire la dinamica dell’incidente sul lavoro sono intervenuti gli uomini della polizia mineraria della Provincia. Presenti anche i carabinieri di Lodi e una Volante della questura, il sindaco di Montanaso Luca Ferrari e il datore di lavoro del giovane rimasto ferito.
Il 34enne si trovava quindi in cima alla draga e muoveva un braccio meccanico per raccogliere sabbia dal fondale della cava e metterla su un nastro trasportatore.
All’improvviso però, non è chiaro per quale motivo, i suoi pantaloni sono rimasti impigliati negli ingranaggi del motore e la gamba è stata risucchiata in un nastro di acciaio che ruotava a fortissima velocità. Se fosse stato lì da solo, sarebbe stato stritolato in pochi secondi senza poter fare nulla per salvarsi, invece era con un collega che ha bloccato subito gli ingranaggi. Nonostante le fratture, insomma, l’incidente si è risolto decisamente in modo positivo.
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