Oggi a Lodi i funerali di Isa Veluti

(Aggiornamento ore 12) Via Marsala chiusa al traffico con almeno duecento persone costrette a restare all’esterno della chiesa per seguire il rito: in tantissimi questa mattina hanno voluto dare l’ultimo saluto a Isa Veluti. I funerali si sono svolti in Sant’Agnese celebrati del vescovo monsignor Merisi, mentre le parole dell’omelia sono state del parroco di San Lorenzo don Attilio Mazzoni. Tra i presenti moltissimi i visi giovani degli allievi di Isa Veluti, parecchi dei quali in lacrime.

(Aggiornamento ore 8) Una folla continua di persone. Affrante, in lacrime. Cinquecento, forse di più. Sono arrivate per salutare Isa Veluti. L’esponente del consiglio comunale di Lodi, classe 1957, è stata schiacciata da un camion in sella alla sua bicicletta, lunedì scorso, mentre si recava all’incontro della commissione politiche sociali. Dalle 9.30 alle 22 la sala consiliare, nella quale il Broletto ha allestito la camera ardente, è un via vai di amici e conoscenti, tutti stretti intorno al marito Paolo Poggi, alle figlie, ai parenti. Le firme contate sul registro alle 7 di sera superano le 350.

I pensieri, nelle persone, si aggrovigliano insieme alle lacrime e agli abbracci. Il ricordo va alla sua voce, profonda e appassionata. Che parla di contesti, di significati, relazioni. Va agli occhi che cercano l’altro, alle mani che si muovono e si aiutano a tirare fuori la verità delle cose. Come se le parole non bastassero. I suoi alunni, generazioni di giovani, passati da Maria Bambina, dal Gandini e dal Verri, per le lezioni di religione, storia e filosofia, la ricordano così. Poi i colleghi, i consiglieri comunali, gli assessori e gli amici del Meic. Il sindaco Lorenzo Guerini è lì. Alle 10.30 arrivano il vescovo monsignor Giuseppe Merisi, il prefetto, il questore, ma anche i comandanti della Guardia di finanza e dei carabinieri, poi il presidente della Provincia Pietro Foroni e i suoi assessori Matteo Boneschi, Elena Majocchi e Mariano Peviani. “Padre nostro, sia fatta la tua volontà”: la preghiera, recitata di fronte alla bara, per molti si trasforma in richiesta di spiegazioni. Silvana Cesani, l’assessore alle politiche sociali che lunedì aspettava la Veluti in commissione, è incredula. Insieme volevano rilanciare, velocemente, il Fanciullezza. «Lunedì - sospira - ci siamo sentite quattro volte per definire le questioni da trattare in commissione. Era spesso così: si discuteva a lungo sui contenuti». E la Veluti era sempre l’ultima a venir via. «Quando finiva il consiglio - rammenta il sindaco Lorenzo Guerini - si andava a mangiare la pizza insieme e anche se facevamo notte, lei c’era. Il dibattito politico continuava anche fuori dall’aula». «È vero - aggiunge il consigliere del Pd Demetrio Caccamo -, anche quando avevamo gli incontri politici, era la stessa cosa. E poi, che fosse giorno o notte, se ne arrivava sempre con la sua bicicletta. Lunedì avremmo dovuto riunirci alle 18, ma alla stessa ora aveva la commissione politiche sociali. Così avevamo rinviato l’appuntamento alle 21». «Suo marito - aggiunge Guerini - era stato il mio catechista alle superiori e lei ogni tanto mi “rimproverava”: guai se il ruolo pubblico avesse snaturato le relazioni autentiche. Il suo cavallo di battaglia erano le politiche familiari. La famiglia non andava intesa in modo manicheo, ma inclusivo. Dentro il dialogo si cercavano sempre dei punti d’incontro».

Insieme all’assessore alle pari opportunità Giuliana Cominetti «stava iniziando un percorso sul concilio di Costanza del 2014». Il comitato “Se non ora quando”, con il quale era scesa in piazza il 12 marzo 2011, in difesa della Costituzione, sta già pensando di chiedere al comune di istituire via Veluti». «La sua - aggiunge Francesco Cattaneo - è una perdita che peserà a lungo. La incontravo volentieri. Aveva una grande conoscenza. Entrambi della Bassa, lei di Guardamiglio, io di Santo Stefano, ci conoscevamo da quando, adolescenti, facevamo parte di quel laboratorio di pensiero, allora molto vivace, che usciva dalla chiesa e dalle fabbriche». L’ex sindaco Aurelio Ferrari l’aveva già individuata come il successore di Guerini. «Le avevo proposto anche nel ’96 di candidarsi come sindaco, prima della mia elezione - spiega - e secondo me, anche oggi, avrebbe potuto essere una candidata assolutamente credibile». Di sicuro avrebbe interpretato il ruolo con la stessa serietà con la quale affrontava tutti gli impegni. «La prendevamo in giro - ricorda Giuseppe Migliorini, nel Meic insieme a lei -; quando si parlava seriamente lei non capiva le battute. Non tollerava che si perdesse la concentrazione. Quando serviva una donna, però, si pensava sempre a lei e lei diceva sempre di sì». Ieri sera, la comunità di Guardamiglio l’ha ricordata con una Messa. Questa mattina, invece, le visite in Broletto continueranno, dalle 8 alle 10, poi la salma sarà trasferita nella chiesa di Sant’Agnese, in via Marsala, dove alle 10.30, si celebreranno i funerali. La via sarà chiusa al traffico nel tratto compreso tra via Garibaldi e via XX Settembre e anche via Garibaldi resterà chiusa nel tratto compreso tra via De Lemene e la stessa via Marsala.

In centinaia hanno reso omaggio alla salma di Isa Veluti nella camera ardente allestita in Broletto a Lodi. Stamattina in Sant’Agnese i funerali del consigliere comunale travolto da un camion

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