Nuovo raid al postamat di via Fascetti

L’obiettivo era intrappolare le banconote prelevate dai clienti, ma qualcuno si è insospettito e ha chiamato la questura; sabato scorso era successa la stessa cosa

Nuova manomissione al bancomat delle Poste di via Fascetti. Dopo il tentativo di sabato scorso, scoperto da un cliente che ha chiamato la polizia, martedì sera i “vampiri” ci hanno riprovato, ancora con lo stesso sistema. Ancora una volta però il tranello è stato scoperto e così, di nuovo, una volante della questura è intervenuta, con la Scientifica, per un sopralluogo.

Tutto il materiale utilizzato per la truffa è stato posto sotto sequestro. Il sospetto è che ad agire, a così pochi giorni di distanza, sia stata la stessa banda. Anche se per averne la certezza i poliziotti aspettano di poter visionare le immagini del sistema di videosorveglianza: le telecamere infatti sono puntate proprio sulla postazione del bancomat.

I malviventi, quindi, martedì sera, hanno atteso la chiusura dell’ufficio postale di via Fascetti, poi si sono avvicinati allo sportello e hanno posizionato nella fessura di erogazione delle banconote una striscia di metallo cosparsa di adesivo. In questo modo le banconote, nei prelievi successivi, non sarebbero state erogate, restando “intrappolate” all’interno del dispositivo e dando l’impressione al malcapitato di turno di una operazione “non riuscita”.

A quel punto ai malviventi non restava altro da fare che avvicinarsi allo sportello e ritirare la bacchetta metallica con un paio di pinze. Presi i soldi, la riposizionavano al suo posto e tutto ricominciava da capo. Le vittime, invece, si allontanavano con lo scontrino, forse intenzionate a tornare il giorno successivo alle Poste per avere spiegazioni.

Non è chiaro al momento quanti prelievi siano stati fatti prima che qualcuno si accorgesse del trucco. Fatto sta che in serata un cliente si è insospettito e ha contattato il “113” per segnalare quanto gli era accaduto. A quel punto una pattuglia è arrivata in via Fascetti e ha scoperto la manomissione dello sportello bancomat. I truffatori, invece, che fino a quel momento erano rimasti nei paraggi, forse a bordo di un furgone o di un’auto, si sono allontanati senza dare nell’occhio.

La polizia scientifica ha fatto il sopralluogo e ha messo sotto sequestro la bacchetta metallica con l’adesivo trovata nella fessura delle banconote. Sul caso ora sta indagando la squadra mobile, agli ordini del vice questore aggiunto Alessandro Battista.

Si tratta di una truffa che in città era già stata messa a segno diverse volte anche in passato. Una banda accusata di questo reato è anche stata arrestata a Piacenza un anno fa circa: aveva colpito anche a Lodi, alla Unicredit di via IV Novembre e alla Barclays di piazza Castello, mentre altri episodi si erano verificati alla banca popolare di Milano di via Vignati e alla Centropadana di via Cadamosto.

Ora invece ci sono stati due casi molto ravvicinati, entrambi al postamat di via Vignati. Alla squadra mobile della questura il compito fare luce su questi fatti e acciuffare i responsabili.

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