Nuovo giardino “Laudato Si’” inaugurato in casa di riposo a Sant’Angelo

LA CERIMONIA Sabato si è tenuto un momento di preghiera guidato dal parroco monsignor Enzo Raimondi

Il fuoco, il vento, l’acqua e le erbe segno dell’amore di Dio. Nella festa di San Francesco, nell’anniversario degli 800 anni del Cantico delle Creature, nel decimo anniversario dell’enciclica di Papa Francesco Laudato Si’, è stato inaugurato il nuovo parco della casa di riposo di Sant’Angelo, il giardino Laudato Si’, concepito e realizzato proprio prendendo ispirazione dal Cantico delle Creature. Sabato pomeriggio alle 17,30 la cerimonia si è svolta con un momento di preghiera in comune guidata da monsignor Enzo Raimondi, parroco di Sant’Angelo.

Il grande parco che declina sul retro della casa di riposo verso il Lambro è stato progettato andando di pari passo con le lodi del Cantico delle Creature, con una parte dedicata alle erbe e alle verdure, con gli alberi da frutta, e poi un ampio parco con piante autoctone lodigiane e lombarde che degrada verso il Lambro, con al centro una fontana. L’acqua d’irrigazione è tutta recuperata da quella piovana, con pannelli fotovoltaici a garantire l’energia necessaria. Cuore del giardino è la riproduzione del Santo Sepolcro ad altezza naturale, appoggiato al retro della chiesa di Santa Maria Regina.

«Il Giardino invita ad osservare la grandezza e l’amore di Dio e sollecita il desiderio di alzare la lode al Signore – ha detto monsignor Raimondi -. Al centro di questa realizzazione, voluta con tenacia e caparbietà da monsignor Ermanno Livraghi, c’è il messaggio pasquale del sepolcro e della resurrezione, perché solo Cristo salva l’uomo e la casa comune del creato. Il Giardino non sarà a disposizione solo degli ospiti della casa di riposo, del centro diurno in particolare, ma anche di chiunque vorrà venire per riflettere e pregare». Il Giardino è stato realizzato nei mesi passati da una comunità di volontari, muratori, giardinieri, architetti e tutte le figure professionali che hanno contribuito alla sua nascita. «Devo ringraziare monsignor Enzo Raimondi che mi ha permesso di concludere questo progetto anche se ho lasciato la parrocchia, e poi la generosità di chi ha supportato, e ancora i professionisti e i volontari che l’hanno realizzato – ha concluso monsignor Ermanno Livraghi -. Pensando a questo giardino si deve ringraziare la Provvidenza Divina, che anche nei momenti più difficili di questa complessa realizzazione mi ha sempre supportato e indicato la via». Al termine tutti i numerosi presenti hanno potuto visitare il parco, con la guida di monsignor Ermanno Livraghi.

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