
Nuvole nere su Iter Coop Ravenna, la società edile che ha realizzato l’impianto della piscina Faustina in associazione temporanea d’impresa con Euro Sporting di Torino. Una struttura, inaugurata lo scorso ottobre, costata più di 13 milioni di euro. I fondi sono stati messi a disposizione dai privati, che insieme per la gestione dell’impianto hanno costituito Sporting Lodi, società che ha in capo il mutuo da 13 milioni con la Banca Popolare di Lodi. Un prestito garantito dal Broletto con una fideiussione di pari importo.
Il Comune assicura così la rimborsabilità del mutuo sottoscritto da Sporting Lodi nel caso in cui quest’ultima non dovesse più rispettare gli impegni assunti (cioè non pagare le rate del mutuo). La banca aveva accettato di sostenere il finanziamento solo a fronte della garanzia fornita dal municipio. La Bpl, invece, non ha linee di credito con Iter Coop. «Iter ha presentato la richiesta di concordato in bianco - spiega Giancarlo Marchi, segretario generale della Fillea Cgil di Ravenna -, loro s’impegnano in 120 giorni a presentare un progetto di rilancio industriale, questo significa che avranno tempo fino al 20 giugno». La coop conta 246 dipendenti: «In questo momento si sta utilizzando la cassa integrazione straordinaria - aggiunge Marchi -, attraverso un incontro presso il ministero del Lavoro siamo riusciti a ottenere una proroga di quattro mesi, che scadrà il 4 settembre». A Ravenna la mobilitazione non ha coinvolto solo i sindacati bensì le istituzioni. Le tre categorie di riferimento - Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil - si sono mosse a livello unitario, organizzando uno sciopero lo scorso 29 aprile, ma anche i sindaci, l’amministrazione provinciale e la prefettura hanno dato un contributo affinchè si scongiurasse il peggio. La protesta non è ancora finita: «Venerdì sarà organizzata un’altra giornata di sciopero - annuncia Marchi -, molti lavoratori sono anche soci e di fatto sciopereranno contro se stessi, è una situazione molto complicata. Ci sarà anche un presidio di fronte alla Lega cooperative di Ravenna».
Il Comune di Lodi getta acqua sul fuoco: «Eravamo a conoscenza della richiesta presentata da Iter di attivare un concordato “bianco” - spiega l’assessore Enrico Brunetti -, vale a dire una procedura che consente di ristrutturare il debito della società, proseguire l’attività produttiva e impostare un piano di riorganizzazione industriale. In ogni caso, la situazione dell’impresa non ha alcun riflesso sulla gestione della nuova piscina coperta, che insieme alla piscina scoperta della Faustina fa capo ad un altro soggetto, la Sporting Lodi, una associazione sportiva dilettantistica a responsabilità limitata con un capitale sociale di 607mila euro, interamente versato. Il mutuo bancario per il quale il Comune ha prestato garanzia fideiussoria è intestato alla Sporting Lodi, che per far fronte al rimborso non ha bisogno di fare affidamento su conferimenti da parte dei soci ma utilizza le risorse generate dalla gestione degli impianti, secondo il piano finanziario previsto dal project financing, che a quanto ci risulta ed in base ai dati forniti dal gestore ha trovato pieno riscontro in questi primi mesi di attività».
Intanto ieri il consigliere comunale Luca Degano del Movimento 5 Stelle ha presentato ufficialmente un esposto alla procura della Corte dei conti della Lombardia. Si chiede ai magistrati di «accertare eventuali responsabilità erariali» da parte del Comune di Lodi, in merito al piano finanziario dell’opera.
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