No bici sui treni, Fiab non ci sta: «Scelta sbagliata»

Polemiche per la decisione di Trenord di non ospitare più le biciclette sui regionali

Federico Gaudenzi

Arriva, come annunciato, la risposta della Fiab Lombardia alla decisione di Trenord di non ospitare più le biciclette sui suoi treni regionali privi di spazi specificatamente dedicati. Una circolare interna di Trenord motivata dall’emergenza Covid e valida a tempo indeterminato, che ha suscitato la replica della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta. In una lettera indirizzata ai vertici del Pirellone, a Trenord e FS, e al sindaco di Milano Giuseppe Sala, l’associazione di promozione della mobilità sostenibile bolla come «eccessivo un provvedimento che interessa l’intera Lombardia e alcune zone di altre regioni, per fronteggiare un problema che riguarda solo alcune linee e treni».

«Ci sono molte persone che utilizzano la bici quotidianamente per recarsi al lavoro o per motivi di studio – prosegue Fiab nella sua lettera - e magari non dispongono di un’automobile, non potendo neppure lasciare la bicicletta nella stazione di partenza per la mancanza di depositi sicuri, si sono trovati in grande difficoltà da un giorno all’altro, senza il minimo preavviso».

Secondo la Fiab, la costante crescita della mobilità in bicicletta e micromobilità deve essere affrontata e sostenuta trovando adeguate soluzioni, e non limitata. Perciò, pur nella consapevolezza dei «limiti strutturali di capacità del servizio», il presidente lombardo Piercarlo Bertolotti si è mosso per chiedere di «massimizzare e flessibilizzare il numero di posti bici sui treni»; «valutare con cautela l’ipotesi della prenotazione del posto bici», ritenuta molto rischiosa sul servizio regionale; lavorare per la creazione di cicloparcheggi protetti nelle stazioni; garantire che i possessori di abbonamento bici annuale lo possano utilizzare e che le biglietterie non rifiutino di emettere il supplemento bici, perché le biciclette possono comunque viaggiare sui treni dotati di appositi spazi.

Ora, la palla passa alla Regione e a Trenord, cui Fiab offre la propria collaborazione nell’ottica di una mobilità più sostenibile. Una scelta di mobilità che, come ha più volte sottolineato il presidente lodigiano Fiab Giuseppe Mancini, sta nascendo in modo spontaneo dopo l’emergenza Covid, e che merita di essere sostenuta e incentivata dalle istituzioni, come sta accadendo in tutta Europa.

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