Nel 2010 l’occupazione nel Lodigiano è diminuita di quasi 4mila unità

Nel 2010 la crisi economica si è fatta sentire sul mercato del lavoro nella provincia di Lodi. Lo confermano i dati Istat, che rispetto al 2009 indicano un aumento del tasso di disoccupazione, passato dal 5,4 per cento al 5,7 per cento, e una diminuzione del tasso di occupazione, sceso dal 66,9 per cento al 63,9 per cento. Significa che nel 2009 lavoravano 101.856 lodigiani, mentre nel 2010 il numero era passato a 98.181, bruciando 3675 posto di lavoro.A fare le spese di questi dati negativi sono soprattutto le donne, che sono scomparse dal mondo del lavoro in 3. 575 unità, contro le 99 unità degli uomini. L’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Lodi ha commentato questi dati mettendo in luce «l’effetto di scoraggiamento» provocata dalla riduzione del tasso di occupazione in un contesto in cui la popolazione è in aumento, una situazione «che nel caso specifico lodigiano porta le donne ad autoescludersi a priori dal mercato del lavoro».

L’indice di occupazione nella provincia di Lodi è passato dal 66,9 per cento al 63,9 per cento, ma il lavoro femminile è sceso ben dell’8,3 per cento

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