Natale in zona rossa, le ipotesi al vaglio

Il governo spaccato sulla decisione di adottare o meno la linea dura

Le ipotesi sono due, ma entrambe tinte di rosso. La decisione sul “Natale blindato” è attesa per oggi con il Consiglio dei ministri.

IPOTESI 1

Linea soft. Il 28, 29 e 30 dicembre bar e ristoranti aperti fino alle 18, mentre i negozi fino alle 21, consentiti gli spostamenti all’interno della regione. Dal 24 dicembre al 3 gennaio nei festivi e nei prefestivi scatterebbe lo stop alla circolazione nel proprio comune, con la chiusura di bar, ristoranti e negozi.

IPOTESI 2

Linea dura. Italia ferma dal 24 dicembre al 6 gennaio, come auspicato anche dal ministro della Salute Speranza.

IN DISCUSSIONE

Il dossier è aperto e il governo Conte spaccato sulle decisioni da prendere. L’esecutivo potrebbe decidere che lo spostamento verso le abitazioni private sia consentito solo a due persone, esonerando forse dal conteggio i minori di 14 anni. A Roma c’è chi preme per inserire limitazioni legate al grado di parentela.

Per i pranzi e le cene potrebbe però valere la raccomandazione di non ricevere più di sei persone conviventi.

La Befana resta un’incognita, divisa tra chi la vorrebbe all’interno dei provvedimenti “rossi” e chi invece vorrebbe lasciarla fuori.

Dal 21 dicembre al 6 gennaio, come già scritto nel provvedimento vigente, non ci si potrà spostare nelle seconde case che si trovano in una regione diversa dalla propria. Nei giorni rossi il divieto vale anche per le seconde case situate in un comune diverso. Il rientro nella propria abitazione è invece sempre possibile.

Nessuna limitazione in vista per questo weekend.

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