Morta di Tbc, i test su familiari e colleghi

Tra oggi e domani l’Azienda territoriale per la salute, ex Asl, sottoporrà a un primo controllo le sette persone sottoposte venerdì al test della tubercolina per accertare se siano state contagiate o meno dal micobatterio della tubercolosi, che domenica scorsa ha ucciso una donna lodigiana di 55 anni.

La donna era arrivata in fin di vita al pronto soccorso di Lodi, nei primi giorni del mese. La notizia è trapelata soltanto venerdì 10 febbraio, dopo la conferma della biopsia. Vano è stato il tentativo dei medici di salvarle la vita. La donna è arrivata in auto, accompagnata dal marito, ma stava malissimo. Non riusciva quasi più a respirare.

L’ex Asl ha avviato un’indagine sulle persone venute a contatto con la donna. Venerdì la puntura cutanea è stata praticata ai parenti più stretti e ai colleghi della vittima, e tra 48 e 72 ore dopo un medico controllerà se la reazione sia indicativa o meno dell’avvenuto contatto con l’agente patogeno.

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