Minacce e insulti ad Andrea Ferrari

Cartelli con minacce e insulti. Una croce in legno e poi tante telefonate anonime. L’ex assessore alla cultura Andrea Ferrari si è rivolto in questura per denunciare le minacce ricevute a partire dallo scorso gennaio. L’ultima risale a una settimana fa. «Dall’inizio dell’anno - racconta il candidato del Pd alle elezioni comunali - mi trovo sull’automobile cartelli con insulti, parolacce e minacce. “Scherzi con il fuoco”, “Ti ho già detto di smettere”, “Pezzo di ...”. E poi: “Te la faremo pagare”. Una volta mi sono trovato un ramo a forma di croce sull’auto che solitamente parcheggio nelle vie di Lodi». Numerose anche le telefonate anonime. «Nessuna voce - racconta - fanno squillare il telefono e poi riagganciano, adesso mi sono deciso e mi sono rivolto alla questura che sta indagando. Spero si tratti di uno scambio di persona». Già alcuni anni fa, nei giorni successivi alla carovana antimafia, dopo aver denunciato il fenomeno del caporalato in città, Ferrari aveva ricevuto delle minacce. «Da allora però non avevo più avuto problemi - dice -. Io comunque sono tranquillo e vado avanti sereno nel mio lavoro. Ho preferito lasciare la cosa nel silenzio per un po’, ora ho denunciato». Ferrari ha pubblicato anche la foto dell’ultimo cartello trovato sull’auto, sulla sua bacheca di Facebook. Il misterioso personaggio lo insulta e poi assicura: “Finirà male per te”. «La cosa che mi spaventa di più è trovare questi cartelli - dice il candidato -. Mi ha fatto piacere però ricevere tanti messaggi di solidarietà da esponenti di partiti diversi».

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