Mercato dell’auto, profondo rosso

Brusca frenata per il mercato delle automobili nel Lodigiano. L’anno scorso il numero delle immatricolazioni si è fermato a 5.257, questo significa che rispetto al 2009 si sono “perse per strada” più di 3mila vetture. Nel 2009, per esempio, le immatricolazione ammontavano a 9.598, a partire da quel momento è iniziata una veloce discesa verso il basso.

A fornire i dati è l’Unrae, l’associazione delle case automobilistiche estere in Italia, che sottolinea le difficoltà registrate da parte dei consumatori nel decidere se sostituire la propria vettura o acquistarne una nuova. Gli esperti sostengono che la “ricerca di mobilità” è ancora presente, alcune famiglie hanno però preferito rivolgersi al mercato dell’usato.

Nel 2013 la maggior parte degli automobilisti lodigiani ha puntato sul marchio Fiat, su 5.252 immatricolazioni 807 hanno puntato sulla “griffe” italiana. Al secondo posto, con 510 macchine, la Ford, mentre al terzo, con 427, la Volkswagen. Anche la Opel, con 317 immatricolazioni, ha avuto la sua parte di successo, così come la Bmw con 295.

Il “cavallino” della Ferrari non ha registrato fan nel Lodigiano, il bilancio delle immatricolazioni parla semmai di una Lamborghini, 2 Jaguar e una Maserati, oltre a 6 Porsche.

Le immatricolazioni delle Audi sono state 149, 251 quelle della Renault, 287 quelle della Toyota.

In ogni caso, il settore dell’auto soffre nelle concessionarie di tutto lo Stivale: «Si chiude un anno di grandi difficoltà - commenta Massimo Nordio, presidente dell’Unrae - nel quale non si sono riusciti a definire interventi significativi di rilancio del settore come la riduzione della pressione fiscale su famiglie ed imprese e sul recupero dell’occupazione, in particolare quella giovanile. Tuttavia il ministero dello Sviluppo economico ha attivato una consulta permanente dell’Automotive che nel 2014 avrà la responsabilità di affrontare in chiave sistemica i problemi del settore. L’ultimo mese dell’anno chiude con un leggero segno positivo (+1,4 per cento e 88.705 vetture vendute, ndr) dopo 42 mesi di difficoltà – continua infine Nordio -, ma potrebbe trattarsi di un’inversione tecnica legata ad un giorno lavorativo in più e ad un confronto con un dicembre 2012 molto pesante (-22 per cento, ndr)».

Complessivamente, in tutta la penisola, rispetto al 2012 si sono perse altre 100mila unità, con un mercato che si è attestato a 1.303.534 immatricolazioni di autovetture, pari al -7,1 per cento rispetto alle 1.403.010 dell’anno precedente.

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