MELEGNANO AL VOTO - Il “rebus” dei candidati sindaci: potrebbero anche essere 5

Lega e Forza Italia hanno indicato il mese di marzo come “limite” per la scelta fra Barbato e Bellomo. Centrosinistra spaccato su Bertoli

Con le amministrative che si avvicinano a passi rapidi e i vari partiti che non trovano l’accordo, alla fine potrebbe essere una corsa a quattro o addirittura a cinque per la conquista di palazzo Broletto. È questo il quadro politico a pochi mesi dalle comunali di primavera, in vista delle quali tutti i giochi restano aperti: sul fronte del centrosinistra tutto ruota attorno al Partito democratico, che deve decidere se rinnovare la fiducia al 60enne sindaco Rodolfo Bertoli, la cui volontà sarebbe quella di candidarsi per un secondo mandato. L’eventuale via libera del suo partito di riferimento segnerebbe giocoforza la rottura con Sinistra per Melegnano, Insieme cambiamo e Movimento 5 Stelle, in questi anni tenacemente all’opposizione dell’esecutivo, che a quel punto presenterebbero quasi certamente un proprio candidato.

Anche se il Pd rinunciasse a Bertoli, però, non è affatto scontato l’accordo con le altre forze di centrosinistra, che hanno avversato gran parte delle politiche promosse dall’amministrazione Dem: a partire dalle operazioni urbanistiche previste sulle aree San Carlo e Bertarella, che in questo secondo caso ha incassato il definitivo nulla osta a livello politico per la parte che riguarda il Campus Data Center e altre attività industriali e commerciali. Al di là del candidato sindaco, insomma, i diversi partiti del centrosinistra devono trovare la convergenza sul programma elettorale, che riguarderebbe in primis proprio il futuro della zona in fondo a via per Carpiano nella periferia ovest di Melegnano.

E se non fosse candidato dal Pd, lo stesso Bertoli potrebbe peraltro rientrare in partita appoggiato magari da Rinascimento melegnanese, l’altro partito che sostiene l’esecutivo alla guida della città, il cui leader consiliare Alberto Spoldi si è già schierato apertamente per la riconferma dell’attuale sindaco.

Per quanto riguarda invece il centrodestra, la partita si gioca tra il 60enne ex comandante della polizia locale di Milano Antonio Barbato appoggiato dalla Lega e il 52enne ex sindaco di Forza Italia Vito Bellomo, che è sostenuto anche dal movimento civico Melegnano Lab. Previsto inizialmente entro la fine del 2021 e quindi per gennaio, non è stato ancora raggiunto l’accordo su un nome condiviso, adesso si parla di marzo per trovare una soluzione definitiva. In base a quanto emerso la scorsa settimana, il Carroccio sarebbe pronto a dare il via libera al Bellomo ter, ma chiederebbe una giunta a trazione leghista per bilanciare il primo cittadino di Forza Italia, soluzione non certo gradita alle altre componenti della possibile coalizione. Come del resto avvenuto alle comunali del 2012 e del 2017, non è dunque da scartare a priori l’ipotesi che il centrodestra corra diviso alle amministrative di primavera

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