Medici di base, c’è carenza nel Lodigiano: sale il “tetto” dei pazienti

Da 1.500 a 1.800 il numero massimo di assistiti. Cure anche al telefono

È emergenza medici di base nel Lodigiano, ne mancano una dozzina almeno e non si trovano sostituti. Previsto l’innalzamento del massimale da 1500 pazienti a 1800 per una quarantina di medici in servizio, e dopo l’estate prenderà il via un nuovo servizio di medicina territoriale dell’Asst, che prenderà in carico i pazienti cronici più gravi con la telemedicina e le iniziative già in campo per contrastare il Covid, dalle Usca agli infermieri di comunità. È emerso nel tavolo di distretto Ats tenuto giovedì, alla presenza del presidente di distretto Livio Bossi sindaco di Boffalora, del vicepresidente della conferenza dei sindaci Ats Città Metropolitana il sindaco di Borghetto Giovanna Gargioni, il responsabile di Lodi per Ats Giuseppe Monticelli, il direttore generale di Asst Salvatore Gioia e il direttore socio-sanitario Enrico Antonio Tallarita. Nella riunione si è fatto il punto anche sui vaccini anti-Covid, con il progetto di collaborazione tra farmacie e amministrazioni comunali presentato da Giovanna Gargioni per raggiungere sul territorio le persone che non si sono presentate negli hub.

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