Mazzette all’Asl: «Accuse confermate»

Altri imprenditori hanno ammesso di aver pagato una “mazzetta” ai tecnici dell’Asl arrestati nei giorni scorsi dalla guardia di finanza di Lodi. È quanto emerso dagli interrogatori iniziati dopo il blitz di giovedì scorso presso gli uffici Asl di piazza Ospitale, dove è stata sequestrata la documentazione relativa all’attività dei tecnici S.B., 55 anni, e R.C., attualmente agli arresti domiciliari.

Decine le persone sentite. E alcune di queste «hanno confermato e arricchito il quadro di accuse addebitate agli arrestati» come riferiscono le Fiamme gialle in un comunicato. I due, dipendenti del servizio d’igiene degli alimenti e della nutrizione, in base a quanto emerso finora, agivano sempre allo stesso modo. Contestavano cioè ai titolari di bar e ristoranti (potenzialmente in tutta la provincia) la mancanza di un “manuale” per la certificazione degli alimenti, obbligatorio per legge. Paventavano il rischio di una multa fino a 3mila euro, dopo di che si “offrivano” di procurare loro stessi quel manuale in cambio di una somma di denaro, che poteva variare di volta in volta.

Giovedì mattina l’appuntamento era in via Cadamosto. I due tecnici hanno riscosso circa 400 euro dal titolare di un’attività, ma un attimo dopo essere usciti dal locale sono stati bloccati dai finanzieri: il fermo è stato anche filmato dagli operatori della polizia economico finanziaria per cogliere il momento preciso in cui è stata trovata addosso a uno dei due impiegati pubblici la busta con il denaro. Per loro è scattato subito l’arresto, mentre un attimo dopo i militari sono entrati negli uffici di piazza Ospitale utilizzati dai due indagati e lì hanno sequestrato i documenti relativi ai controlli effettuati in precedenza. Così gli imprenditori sono stati convocati e interrogati. E alcuni di loro hanno confermato le accuse.

L’attività è proseguita nei giorni successivi all’arresto con la massima riservatezza. Nel frattempo ai due indagati, come richiesto dal loro avvocato Michele Apicella, sono stati concessi dal gip gli arresti domiciliari

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