Martiri del Poligono, disagi alla cerimonia di Lodi: il sindaco Casanova chiede scusa

«Mi assumo le responsabilità dell’accaduto»

Il sindaco di Lodi, Sara Casanova, si assume la responsabilità dei disservizi e chiede scusa alla città dopo la protesta dell’Anpi legata alla commemorazione dei Martiri del Poligono, avvenuta sabato scorso.

L’Anpi, infatti, ha sottolineato con sgomento che chi è arrivato in Broletto con l’intenzione di partecipare alla cerimonia, è rimasto sbalordito: «Non solo lo spazio era occupato dalle biciclette di incolpevoli cittadini, ma non c’era segno alcuno di un’imminente pubblica celebrazione. Non bandiere, nessun impianto di amplificazione e nessuna sedia. Non era mai successo nei decenni precedenti. L’amministrazione è rimasta indifferente alla sua stessa celebrazione. Ma non la città: molti lodigiani si sono avvicinati per chiedere cosa fosse successo e perché non ci fosse nessuna preparazione, nel luogo che ha visto celebrare la democrazia conquistata grazie ai partigiani e a quei partigiani in special modo, da tutti i sindaci eletti dal dopoguerra ad oggi».

Con una lettera indirizzata al «Cittadino», oggi, mercoledì 26 agosto, Casanova porge le sue scuse: «Buongiorno direttore, le scrivo in merito alla commemorazione dei Martiri del Poligono di sabato 22 agosto e ai disservizi lamentati dai partecipanti che ci hanno chiesto di fornire spiegazioni - così scrive il sindaco -. Voglio sottolineare che, in relazione all’importanza che questa amministrazione attribuisce alla commemorazione dell’anniversario dell’eccidio avvenuto al Poligono di Tiro, in qualità di primo cittadino mi assumo le opportune responsabilità per quanto accaduto e rivolgo le mie scuse alle autorità partecipanti, alle associazione, ai cittadini e soprattutto ai nostri martiri».

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