Martellate in faccia a un vicino, camionista condannato a 3 anni

L’episodio di violenza era avvenuto in corso Archinti a Lodi

È stato condannato a tre anni di reclusione, per lesioni personali dolose gravi e aggravate, P.V., il camionista romeno di 39 anni che la settimana di Natale dello scorso anno era stato arrestato con l’accusa di aver colpito in faccia con un martello un vicino di casa ecuadoregno di 56 anni, lasciandolo a terra privo di conoscenza in corso Archinti, nel centro di Lodi. Un episodio che aveva scosso il quartiere e che aveva avuto anche diversi testimoni, con la polizia che era riuscita a rintracciare il sospettato poco lontano, nel parcheggio dell’ex Macello. Era sulla propria auto, nella quale erano nascosti due coltelli e una mazza di ferro, ma non il martello insanguinato. Il camionista era stato accusato di tentato omicidio ed era rimasto a lungo in carcere, mentre la vittima, che all’arrivo dei soccorritori presentava forti difficoltà respiratorie, aveva dovuto essere intubato, e quindi sottoposto a un intervento chirurgico al Policlinico di Pavia.

Le forze dell’ordine erano intervenute più volte nello stabile di corso Archinti dove il 56enne e il 38enne abitano da alcuni anni in affitto con le loro famiglie, a seguito di litigi di vicinato per futili motivi. Nulla però faceva presagire un’aggressione così violenta. Convinto che la famiglia ecuadoregna lo infastidisse com rumori e altro in modo intenzionale, il romeno quella mattina, trovatosi faccia a faccia nell’androne di casa con il vicino, che sembra avesse in mano un martello, glie l’avrebbe strappato di mano e con quello l’avrebbe colpito sul volto. L’aggressore si sarebbe difeso dicendo di essersi sentito esasperato da quel vicino di casa.

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