«Mandiamo a casa il sistema di potere che si chiama Pd»

«I cittadini meritano davvero di più. Non vanno presi in giro: in questi anni troppe sono state le promesse non mantenute. Mandiamo a casa questo sistema di potere che si chiama Pd». Sara Casanova suona la carica per il ballottaggio. La candidata del centrodestra parla di sicurezza nei parchi, revisione della raccolta rifiuti («la città è poco pulita») e taglio agli sprechi.

Quali sono le prime tre emergenze da affrontare?

«Pulizia, sicurezza e rendere la città più viva. Ho diviso le segnalazioni raccolte dai cittadini per quartiere, per poter intervenire nei primi cento giorni».

Avete annunciato una riduzione della pressione fiscale. Come?

«Anzitutto c’è bisogno di far ripartire la città. Il capoluogo ha bisogno di un rilancio. Occorre fare un’analisi degli sprechi fatti e recuperare risorse. Inizialmente prenderò visione di ciò che c’è in Comune. Quanto recuperato dagli sprechi sarà reinvestito nel rilancio delle attività economiche».

Alcuni parchi, in zona Laghi e via Fascetti ad esempio, sono “off limit” alle famiglie. Come interverrete?

«È inammissibile che un’amministrazione comunale lasci degli spazi in quelle condizioni. Famiglie e anziani devono poter riappropriarsi dei parchi. Il Broletto deve fare la sua parte, garantendo maggiori pattugliamenti, con i vigili urbani e chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine. In via Fascetti non c’è solo una percezione d’insicurezza, c’è proprio un problema di sicurezza. Lo testimoniano i recenti fatti di cronaca e il blitz dei carabinieri».

Bloccherà il trasferimento della Coop a San Fereolo?

«Se fossi stata io il commissario non avrei dato il via ad un’operazione di quel genere. Si tratta di una variante urbanistica che ha degli effetti sulla città e sul quartiere. Ci sono problemi dal punto visto viabilistico. L’iter però è già partito, aspettiamo di vedere ora le osservazioni».

“Caso” piscine e arresto del sindaco: quanto ha influito in campagna elettorale la questione morale?

«I cittadini devono avere un’amministrazione leale. Il caso dell’ipotesi di turbativa d’asta non è stata una vicenda positiva per Lodi. Ci ha portato a un anno di commissariamento e in Comune molte attività sono state sospese. I cittadini si meritano di più e soprattutto di non essere presi in giro. In questi anni sono stati presi in giro da promesse non mantenute».

Vi siete apparentati con Lorenzo Maggi. Perché non avete raggiunto un’intesa sin dal primo turno?

«Ho cercato di mantenere fin dall’inizio un gruppo unito e ci sono riuscita. L’appartamento con Maggi è stato un percorso naturale e il programma è quasi sovrapponibile. Condividiamo gli stessi valori e siamo accomunati nel voler dare un cambiamento a questa città».

Maggi farà il vicesindaco?

«Ad oggi Casanova non ha una squadra, se ne parlerà dopo il 26 giugno. Maggi non è vicesindaco. Il mio obiettivo ora è mandare a casa il Partito democratico e la coalizione sostenuta da Gendarini»

Lodi è una città pulita? Come migliorare il servizio di raccolta rifiuti?

«Lodi non è una città pulita, perché il sistema di raccolta porta a porta ha creato grossi problemi. Il centrosinistra ha tolto tutti i cestini. Io non dico di cancellare il porta a porta, ma nel programma ho inserito il progetto di aumentare le isole ecologiche per il conferimento dell’immondizia. Il servizio va poi rivisto rimettendo più cestini, più isole ecologiche e dei cassonetti intelligenti per gli apparecchi elettronici».

Cosa farà con Sogir, la società unica dei rifiuti che coinvolge più comuni e non è ancora partita?

«Sarà una delle prime cose a cui metterò mano. Per ora è una realtà fine a sè stessa. Era partita come una società pubblica-privata, che riuniva quasi tutti i comuni del Lodigiano, poi quando Uggetti ha stabilito che doveva essere totalmente pubblica molti comuni si sono distaccati».

Rotatoria della Faustina a parte, come snellire il traffico? Davvero vuole realizzare il terzo ponte sull’Adda?

«Il terzo ponte è nel programma, ma è indicato tra i sogni che mi piacerebbe valutare. Tra le priorità, invece, c’è la sistemazione della viabilità all’ospedale: durante l’amministrazione precedente in quella zona la viabilità è stata cambiata di continuo, ma i problemi permangono e le code a volte non permettono alle ambulanze di passare. Le altre emergenze sono gli incroci di via Borgo Adda e viale Europa».

Allargamento o revisione della Ztl, come pensa d’intervenire?

«La Zona a traffico limitato deve essere più flessibile. Ad esempio durante il periodo invernale diverse vie potrebbe essere aperte alle auto la sera, come via Garibaldi. Ho intenzione di valutare il discorso Ztl ad un tavolo con tutte le associazioni di categoria e i commercianti del centro».

Da mesi parla di cambiamento. Slogan a parte, cosa intende concretamente?

«Stare in mezzo alla gente, quello che non ha fatto il centrosinistra fino ad oggi. Bisogna tornare ad ascoltare i cittadini. C’è un sistema Partito democratico che ha paralizzato Lodi, l’ha chiusa per ben 20 anni. Noi abbiamo intenzione di puntare ad una maggiore apertura, perché ce lo chiedono anzitutto i cittadini».

Migranti, se diventerà sindaco come affronterà l’emergenza? È pronta a scontrarsi con la prefettura?

«Un sindaco deve essere in grado di dire “no”. Per noi prima è necessario garantire servizi adeguati ai propri cittadini e poi pensare al resto. Le prefetture obbligano i Comuni a farsi carico dei migranti, ma spesso questi vengono tenuti in condizioni igieniche e sanitarie non decenti. Non esiterò a scontrarmi con il prefetto».

Politiche sociali. Come vi muoverete?

«Non voglio fare assistenzialismo come è stato fatto in questi anni, ma i servizi saranno garantiti. Sul Consorzio, valuterò come gestire il servizio».

Se sconfitta guiderà l’opposizione?

«Sì».

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