Mancini, “Idee eretiche” per resistere

al mercato

Come superare le logiche del mercato e costruire un’economia che risponda davvero ai bisogni delle persone? Se lo domanda il filosofo Roberto Mancini nelle pagine di Idee eretiche (edizioni Altreconomia, 2010), il libro al centro dell’incontro promosso dal Meic alle 21 di domani presso il liceo Verri di via san Francesco, a Lodi. Dal profitto al dono, dall’accumulazione alla condivisione, Mancini proporrà al pubblico riunito in aula magna alcune riflessioni da cui prendere spunto per ribaltare le regole del capitalismo, dando vita a un’economia incentrata sul concetto di cura, sulle relazioni e sul bene comune. Professore ordinario di teoretica all’università di Macerata, raffinato teologo e punto di riferimento del mondo cattolico italiano, Mancini analizzerà il disfacimento della nostra società con sguardo impietoso ma non privo di speranza: «Per vedere la via verso un’altra economia dobbiamo ascoltare le bambine e i bambini - scrive nel libro Mancini - re-imparare dal loro cuore e dalla loro voce i passaggi di quel realismo del bene comune che ci è diventato estraneo, poiché ogni logica deriva per noi dalla follia del mercato assoluto. Allora, se avremo il coraggio di specchiarci nel volto di chi è più piccolo (non importa se fino a quel momento eravamo ignari o fanatici, profittatori o riformisti), potremo mandare al diavolo le Borse, il prodotto interno lordo, lo spread, le agenzie di rating, la flessibilità, la competitività e tutte le trappole del mercato omicida. E credo che per prima cosa scopriremo che abbiamo mani, mani per costruire tutta un’altra società, e nel cuore un grande desiderio di felicità da vivere insieme».

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