
Fra meno di un mese avrebbe compiuto un anno. I primi passi, le prime parole, i primi sorrisi. Invece il suo cuore ha smesso improvvisamente di battere, senza un perché, e tutto per la sua famiglia si è trasformato in dolore e disperazione.
La tragedia si è consumata giovedì scorso, nel giro di poche ore, fra gli ospedali di Codogno e Lodi, con un ultimo, vano tentativo di salvarla fatto alla clinica De Marchi di Milano. La bambina era di origini serbe, viveva con i genitori nella zona di Codogno ed era nata nell’agosto del 2011. Undici mesi di vita spazzati via da una “miocardite fulminante”, un male che provoca gravi e ripetute aritmie cardiache e che lascia pochissime possibilità di sopravvivenza: può colpire anche persone che non hanno mai avuto problemi al cuore e senza patologie congenite. Se in questo caso l’origine sia stata virale o batterica non è ancora stato accertato, sono in corso esami di laboratorio per stabilirlo. Anche se si tratta di un particolare che poco o nulla aggiunte o toglie alla tragedia.
Tutto è avvenuto giovedì della scorsa settimana. I genitori sono andati all’ospedale di Codogno di prima mattina, quando la bambina si è sentita male e forse ha perso anche i sensi, e da lì i medici, vista la gravità della situazione, l’hanno trasferita a Lodi, dove è stata ricoverata in Pediatria. Ha avuto ben due arresti cardiaci, ma i medici sono riusciti a tenerla in vita e poi hanno deciso di chiedere il trasferimento alla De Marchi, dove c’è un reparto di rianimazione pediatrica. Con lei sono andati anche due rianimatori e l’infermiere. Ma comunque non c’è stato nulla da fare. E poco dopo il suo arrivo nella struttura milanese i medici ne hanno constatato il decesso.
L’autopsia già effettuata sul piccolo corpo ha permesso di stabilire la causa del decesso, ovvero “miocardite fulminante”.
Solo un mese fa, a metà giugno, si era verificata un’altra tragedia simile: una bambina di quasi tre anni, residente a Valera Fratta, è stata stroncata da un infarto. Si trovava in braccio alla madre in un negozio del paese, quando all’improvviso ha vomitato e ha perso i sensi. Da quel momento non si era più ripresa e dopo poche ore è morta in ospedale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA