Mairago, «chiedo giustizia per papà»

Emanuela Manca in tribunale dopo il decesso per Covid del genitore:«Non ce l’ho con i medici, ma con le istituzioni, mancava un piano pandemico»

C’era anche la lodigiana Emanuela Manca la scorsa settimana a Roma, davanti al Tribunale civile, per la prima udienza, a chiedere giustizia: Emanuela ha perso suo padre, Pasquale Manca, 68enne di Mairago, il 16 marzo 2020 ed è fra quei 500 familiari delle vittime del Covid-19 che hanno scelto di compattarsi in una class action per chiedere un risarcimento danni non patrimoniali per circa 100 milioni di euro nei confronti di Regione Lombardia, presidenza del Consiglio e ministero della Salute. L’azione infatti non è rivolta contro ospedali e medici. Il procedimento si concentra sulla gestione della pandemia da Coronavirus e in particolare «sull’assoluta inesistenza del piano che, secondo i ricorrenti, sarebbe dovuto essere redatto in base ad una decisione del parlamento europeo del 2013 rispettando quanto definito dalle linee guida dell’Oms e dell’Ecdc».

«Mio padre ha cominciato a stare male subito, pochi giorni dopo la scoperta del paziente 1 - racconta Emanuela, che abita a Lodi, dove i suoi genitori stavano per trasferirsi -, abbiamo telefonato al medico condotto, ma non veniva a casa a visitarlo, abbiamo telefonato ai vari numeri che erano a disposizione, ma non si concludeva niente, alla fine siamo riusciti ad accedere all’ospedale di Vizzolo, da dove, risultato positivo al Covid, è stato inviato all’ospedale Sacco di Milano; qui lo hanno anche intubato e gli è stato anche somministrato un farmaco sperimentale retro virale», continua la figlia la cui testimonianza scritta è nel faldone presentato al tribunale romano».

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