Ma l’epidemia va meglio rispetto al 2020.
Baldanti: «I vaccini ci stanno aiutando»

Per il primario di virologia molecolare del San Matteo «i numeri vanno letti e confrontati con lo scorso anno»

Cristina Vercellone

L’epidemia va molto meglio dello scorso anno. Non c’è paragone, i vaccini stanno funzionando bene, anche se non bisogna abbassare la guardia.

A parlare è il professor Fausto Baldanti, direttore del laboratorio di virologia molecolare del San Matteo di Pavia. «I numeri vanno letti e confrontati con i numeri dello stesso periodo dello scorso anno - dice -. Facciamo 10 volte più tamponi del 2020 e abbiamo dei numeri che non sono in proporzione quelli dello scorso anno come contagi totali. Anche il numero dei ricoveri ordinari e della terapia intensiva non sono assolutamente paragonabili. I vaccini stanno funzionando. Per quanto riguarda gli operatori sanitari abbiamo una quota di infezioni post vaccino dell’1 per cento. L’1 per cento di 50 milioni fa 500mila persone. Se calcoliamo qualcuno che non risponde in modo perfetto alla vaccinazione siamo al 2 per cento e arriviamo a un milione di persone. Se aggiungiamo anche i bambini che non sono ancora vaccinati abbiamo i nostri numeri. Questo senza contare che i fragili e gli anziani magari hanno risposto in modo sub ottimale al vaccino. Questo l’abbiamo sempre detto».

Noi abbiamo numeri grandi, ma non come quelli della Francia che ha 3 volte i nostri casi, ricorda il professore. «Nei vaccinati - aggiunge - si tratta di infezioni per lo più di ordine lieve. Il quadro generale di quest’anno, nonostante questi numeri assoluti così grandi è molto diversi. Mi spiace che non venga mai alla luce. Quest’anno facciamo un milione di tamponi al giorno, l’anno scorso se ne facevano 200 mila. Intercettiamo molti pauci-sintomatici e asintomatici. Dobbiamo ricordarci anche che è un virus stagionale. L’avevamo detto che sarebbe ricomparso in autunno e inverno, l’inverno non è ancora finito, un minimo di prudenza ci vuole sempre».

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