M5S: «Contrari alla privatizzazione»

«Siamo contro le privatizzazioni di alcuni servizi essenziali. E la fondazione non è altro che una privatizzazione della casa di riposo». Lo ha dichiarato il consigliere del Movimento 5 Stelle, Luca Degano. Subentrato nel dicembre scorso in Broletto al posto di Eugenio Fenocchi, l’esponente politico è alla sua prima esperienza in municipio. Impiegato informatico e socio fondatore del gruppo “no slot lodigiano”, ieri Degano ha spiegato la sua posizione sul futuro di Santa Chiara.

Perché in commissione avete votato a favore della fondazione, poi avete cambiato idea su Santa Chiara?

«Parto da una premessa: su salute, scuola e tutti questi tipi di servizi, noi siamo contrari alla privatizzazione. Perché questo è ciò che prevede il progetto di fondazione per Santa Chiara. Per quanto riguarda invece il cambio di posizione: i “5 Stelle” non erano presenti in consiglio comunale a novembre quando si doveva votare questo tipo di iniziativa e quindi non ci eravamo espressi. Diverso è poi il discorso per il voto in commissione: abbiamo detto “sì” al nuovo statuto per Santa Chiara, perché il sindaco aveva dichiarato che senza un largo consenso non avrebbe nemmeno portato il piano in aula. Di fronte a questa forma di “ricatto” politico, abbiamo deciso di iniziare ad avallare il piano, per poi esprimerci nel merito in consiglio. I furti dubbi sul progetto sono nati dopo aver incontrato i rappresentanti dei lavoratori».

Molti sostengono che senza un cambio di statuto la casa di riposo verrebbe “regionalizzata”. Così non si corre il rischio di perdere la sua autonomia?

«Non è che a noi piaccia moltissimo l’idea che Santa Chiara vada sotto le mani della Regione. Una soluzione che non fornisce certo tutte le garanzie del caso, ma in questo modo sono più tutelati i dipendenti. Con tutte e due le opzioni ci sarebbe comunque “una spartizione” di posti: o una regionale oppure di tipo comunale. In ogni caso il personale sotto il controllo della Regione sarebbe più tutelato».

Cosa pensa delle proteste del personale alla casa di riposo?

«Sono solidale con loro. Il Comune sta scegliendo una strada che potrebbe avere risvolti negativi verso questi lavoratori. Queste proteste sono condivisibili se mi metto nei panni dei lavoratori. Non sono infatti molto convinto che la fondazione darà molte garanzie ai lavoratori. In particolare la tipologia fissata di contratto, che è quella enti locali, in realtà ha un’applicazione che è transitoria. Mi chiedo quindi, dopo cosa succederà?».

Chiederete qualche posto nel futuro cda dell’istituto?

«Non chiederemo nessun posto, come rimarcato in consiglio comunale. L’importante è che vengano individuate persone con competenze adeguate. Voglio riprendere un discorso che era stato utilizzato già come slogan dalla giunta comunale, “Santa Chiara ai lodigiani”. Vedendo il comitato che si è appena costituito vorrei provare ad apportare una modifica a questo motto. Direi che più che altro è “Santa Chiara ai soliti lodigiani”. Vorrei tornare anche sulla posizione della Lega nord, che è contraria al progetto solo perché vuole che tutto passi sotto il controllo regionale, dove governo, in modo da poter piazzare i propri rappresentanti. Per quanto riguardo le nomine si fa il nome di Mondani, che è consigliere comunale del Pd e non potrebbe quindi avere un doppio ruolo. Ha intenzione di dimettersi? Lo scopriremo vivendo».

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