Lodi,il giallo: «Nessuna lisca nel pesce servito ai bambini in mensa»

Comune e ditta smentiscono che un alunno sia finito al pronto soccorso come riferito su un verbale relativo alla commissione

Sul caso mensa a scuola e le lische trovate nel pesce, intervengono il Comune di Lodi e la ditta che gestisce il servizio. «Il verbale della commissione mensa, tenutasi il 21 gennaio, e citato sulla stampa - spiegano - non ha carattere ufficiale, è stato infatti redatto da una docente della scuola primaria Barzaghi a titolo personale. Nessun bambino della scuola primaria Pascoli, come confermato anche dalla dirigente scolastica Carmela Riganò, contattata dal Comune di Lodi in data odierna, è stato trasportato nei giorni scorsi in Pronto soccorso per aver ingerito una lisca di pesce».

Il Comune e la ditta contestano anche l’affermazione dei genitori rispetto ai pasti freddi. «La temperatura dei pasti viene sistematicamente misurata - dicono - prima che siano serviti agli alunni, per verificare il rispetto della soglia minima di 60 gradi centigradi. In commissione mensa non sono peraltro emerse criticità in merito». Il Comune contesta anche le affermazioni dei genitori rispetto alla mancata sostituzione della dietista Sara Fabbri. «La dipendente comunale Sara Fabbri, con qualifica di dietista - spiega il Broletto -, si è dimessa e la sua sostituzione è già stata prevista dal piano assunzionale 2020 del Comune di Lodi, approvato il 23 dicembre scorso dalla giunta comunale. L’assunzione sarà perfezionata, non appena le normative per la gestione dell’attuale situazione emergenziale consentiranno di esperire le procedure concorsuali».

Rispetto alla richiesta avanzata dai docenti di aumentare le dosi nei piatti, il Broletto e l’azienda di ristorazione precisano che «la richiesta è stata accolta; le porzioni finora servite in mensa, comunque - annotano - rispettano la grammatura stabilita dal capitolato d’appalto; su richiesta degli alunni, possono essere sempre distribuite dosi aggiuntive». Rassicurazioni sono arrivate anche per quanto riguarda il merluzzo della dieta islamica.

«La docente ha segnalato che il merluzzo al limone non era stato gradito dai bambini che seguono questa dieta - spiegano il Comune e la ditta -. La commissione ha quindi richiesto all’azienda. di modificare la ricetta. La richiesta è stata accolta, sostituendo il merluzzo al limone con il merluzzo gratinato».

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