LODI Zona scolastica, è scontro: «I risultati sono i nostri»

L’ex assessore Giusy Molinari attacca la giunta Furegato

«Nessun passo avanti sulla sicurezza fuori dalle scuole, anzi un passo indietro, dato che la zona scolastica alla Barzaghi non c’è più». E ancora «gli unici risultati sono quelli raggiunti grazie ad azione intraprese dalla nostra amministrazione». Diventa materia di dibattito politico il tema della sicurezza fuori dalle scuole, su cui interviene Giusy Molinari, oggi consigliera d’opposizione del gruppo Misto, ma anche ex assessore all’Istruzione nell’amministrazione Casanova.

Lo spunto è l’esito dell’indagine effettuata tra i genitori della scuola primaria Don Gnocchi sul funzionamento della zona scolastica, che ha dimostrato come il provvedimento - introdotto nel 2021 - abbia contributo a modificare le abitudini dei genitori e ad aumentare il numero di persone che si spostano a piedi e in bicicletta. «Mi fa piacere quell’iniziativa sia stato quello di modificare le abitudini dei genitori, ma sarebbe stato elegante ricordare come sia stata istituita dalla precedenza amministrazione - sottolinea Molinari - , come la zona scolastica alla scuola Barzaghi, che oggi invece è stata eliminata. Con quel provvedimento si era decisa la chiusura negli orari di ingresso e uscita degli alunni, e grazie alla disponibilità assicurata dai bidelli della scuola, di via dei Bastioni. Oggi si è preferito solo aprire il cortile della scuola, ma pedonalizzare una via in modo temporaneo e aprire un cortile non sono la stessa cosa, perché le auto passano comunque e sono a contatto con gli alunni e le famiglie che raggiungono l’istituto. Basta vedere cosa accade alla Pascoli, dove non è cambiato nulla a livello di sicurezza e l’attesa prosegue in strada». Tra le azioni intraprese sul tema dall’amministrazione Casanova, Molinari ricorda anche la pedonalizzazione del piazzale della scuola Arcobaleno di via Tortini e il completo ridisegno di viale Giovanni XXIII, arteria delle scuole (diversi gli istituti presenti ndr), «che permette oggi l’uscita dalle scuole in sicurezza per centinaia di studenti». Sulla zona scolastica alla Don Gnocchi, la consigliera sottolinea poi «che noi avevamo investito anche risorse per affidare l’incarico di chiusura e apertura della via, mentre quest’anno abbiamo assistito ad un funzionamento tardivo, solo da ottobre, e peraltro altalenante, con la chiusura non sempre garantita». Insomma «si comunichi meno forse e si metta in campo qualche azione in più, perché al momento non c’è nessuna nuova azione e quel che si vede è stato istituito da noi».

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