
Lodi “vince” per le aree verdi, lo dice il rapporto dell’Istat dedicato all’argomento riferito al 2014.
In quell’anno il verde urbano rappresenta il 2,7 per cento del territorio dei capoluoghi di provincia. Il 16,1 per cento della superficie comunale è inclusa in aree naturali protette, mentre la superficie agricola utilizzata è pari in media al 44,3 per cento della superficie.
Ogni abitante dispone mediamente di 31,1 metri quadrati di “oasi”. Le dotazioni più elevate si rilevano tra le città del Nord-Est (50,1 metri quadrati), più che doppie rispetto a quelle del Centro, del Nord-Ovest e delle Isole. La media del Sud (42,5) risente delle elevate disponibilità dei capoluoghi lucani. Nel 17,2 per cento delle città la disponibilità pro capite è pari o superiore ai 50 metri quadrati, mentre nel 16,4 non si raggiunge la soglia, prevista dalla norma, dei 9 metri quadrati pro capite.
Più della metà delle città hanno uno specifico “profilo verde”, definito da dotazioni superiori alla media delle superfici destinate a verde urbano (18 città), delle aree naturali protette (19 città) o delle superfici destinate a uso agricolo (ulteriori 28 città). Pavia, Lodi, Cremona e Matera si collocano sopra la media per tutte le caratteristiche considerate. Gli orti urbani sono in continua crescita nelle città, attivati in 64 amministrazioni nel 2014 (+4,9 per cento rispetto all’anno antecedente).
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