Lodi, via libera alle case all’ex Sicc

Il Broletto ha approvato la costruzione di quattro palazzine a risparmio energetico da quattro piani in via Ferrabini

Via libera a nuove costruzioni in zona Oltreadda. Il Broletto ha approvato il piano per realizzare quattro palazzine vicino a via Ferrabini. Al posto della fabbrica dismessa Sicc, sorgeranno circa 30 alloggi. L’iniziativa è dello studio Geri, in collaborazione con le cooperative Alba e Il Tetto. Dopo l’adozione dell’intervento da parte del Comune a fine 2012, la giunta ha ieri accolto in via definitiva il progetto.

L’area è a due passi dalla foresta di pianura ed è ampia quasi 11mila metri quadrati. Dove un tempo c’era la Società italiana calcestruzzi centrifugati, un complesso industriale che ha spento i propri macchinari nel 1985, spunteranno delle abitazioni. Si tratta di un insediamento con strutture di quattro piani, dotate di box e parcheggi di pertinenza. Gli edifici avranno anche un’attenzione particolare per il risparmio energetico, con alti standard qualitativi.

«Rispetto al piano che era stato presentato nel 2009 i volumi di costruzione sono stati dimezzati. L’intervento rientra in quanto previsto dal piano di governo del territorio – illustra l’assessore all’urbanistica Simone Piacentini – rispetto ad un’area di 10.785 metri quadrati, la metà sarà ceduta all’ente locale e una parte (2.328 metri quadrati) verrà trasformata a verde pubblico, che si aggiungerà alla vicina foresta di pianura. Poi i privati si faranno carico di sistemare via Ferrabini, il parcheggio in zona e dovranno mettere a disposizione in più altri 62 posti auto».

L’approvazione del Broletto è arrivata dopo l’ok della Soprintendenza ai beni paesaggistici e dopo le verifiche dell’Arpa. «C’è stato anche il disco verde alla valutazione ambientale acustica – aggiunge Piacentini – nello stesso tempo abbiamo però previsto anche una verifica a fine cantiere per quanto riguarda la misura dei rumori. Lo abbiamo inserito nella delibera di approvazione. I privati avranno inoltre l’onere di realizzare una pista ciclabile che correrà lungo il complesso».

Ora per il via definito al cantiere e per procedere agli abbattimenti della palazzina fatiscente in riva al fiume, i costruttori dovranno avviare tutte le pratiche ordinarie (firma di convenzione e permesso di costruire). «Questo è un piano che ci permette di riqualificare un’area che era degradata. Di fatto diventa una riconversione di uno spazio urbano, che permette anche di valorizzare il lungo fiume – specifica Piacentini – dopo l’innalzamento delle difese spondali, quell’area non è più soggetta al rischio idrogeologico».

Al momento all’ex Sicc più volte sono state segnalate le condizioni di degrado e le molte intrusioni di senzatetto.

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