Lodi, vacilla la poltrona di Colizzi

Oggi prima seduta del consiglio comunale dopo il voto. L’assemblea in Broletto si aprirà con il giuramento del sindaco Simone Uggetti, che presenterà alla città la sua “squadra” di governo. La fase successiva sarà la convalida dei consiglieri eletti, 32 in tutto, che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze alle elezioni di maggio. Alcuni esponenti sono entrati nella giunta e quindi subentreranno altri rappresentanti dei partiti. L’appuntamento è questo pomeriggio alle 18.30, nell’aula municipale.

La seduta verrà presieduta dalla giovane Laura Tagliaferri, esponente del Pd con il “quoziente” di voti più alto: un mix risultante dalla somma dei voti assegnati alla lista per la quale era candidata e dalle preferenze personali ottenute. Per iniziare ad affrontare i provvedimenti, il primo passo sarà l’organizzazione dell’aula, quindi dovrà essere sciolto il “nodo” della guida dell’assemblea.

Il candidato della maggioranza è Giampaolo Colizzi, che già dal 2003 occupa la poltrona di presidente del consiglio. Il centrosinistra proporrà ufficialmente la sua riconferma. Una partita molto delicata, su cui si reggono gli equilibri della stessa maggioranza. Colizzi è infatti il promotore della lista “nel solco di Guerini”, una formazione che ha contribuito al successo elettorale di Uggetti, ma non ha ottenuto posti in giunta. L’accordo politico è che per lui venga riservato lo scranno più alto dell’assise del Broletto. L’elezione al primo turno non pare tuttavia scontata. Nella coalizione serpeggiano infatti alcuni malumori e questa candidatura al primo spoglio potrebbe non incassare tutti i voti della maggioranza. Sel infatti potrebbe prendere le distanze e così altri consiglieri, complicando l’immediata riconferma. Nella prima votazione serve una maggioranza dei 2/3, quindi 22 voti a favore. Per passare al primo colpo, il candidato del centrosinistra dovrebbe quindi ottenere anche alcuni voti dai rappresentanti dell’opposizione. Alla seconda votazione, che si terrà in un’altra seduta (che a questo punto slitterà a luglio) basterà invece la maggioranza semplice dei 32 consiglieri eletti più il sindaco.

Tra le fila dell’opposizione, le manovre sono già cominciate. Il centrodestra non dovrebbe appoggiare la candidatura Colizzi, così anche i “5 Stelle”. Pdl e liste civiche potrebbe invece valutare la guida della commissione bilancio, da assegnare all’opposizione. Per quanto riguarda invece le liste di Sergio Tadi, la partita sarebbe ancora aperta. Si parla anche di una possibilità di Francesco Milanesi come vicepresidente dell’assemblea, un’ipotesi però ancora da valutare nel dettaglio.

Il consiglio che esce dalle urne è molto rinnovato e nel futuro sarà chiamato ad esaminare misure non facili, considerando le risorse limitate delle finanze pubbliche e un patrimonio immobiliare dell’ente che in questi anni si è ridotto sensibilmente. Ecco come sarà la nuova composizione dell’aula. Per il Pd Demetrio Caccamo, Silvia Sinibaldi, Liliana Cozzi, Laura Tagliaferri, Gianmaria Mondani, Susanna Magrini, Ernesto Acernozzi, Aurelio Ferrari, David Diego Bosoni, Guido Ariano, Albino Bastici; per Sel per Lodi Michela Sfondrini, Alice Sari; per “Lodi Comune Solidale” Luigi Lacchini, Giorgio Daccò, Stefano Cassani; per la lista civica Simone Uggetti sindaco Antonello Nardone, Stefano Vitelli; per la lista nel solco di Guerini Gianpaolo Colizzi, Antonio Francesco Restuccia. All’opposizione il candidato sindaco non eletto, Giuliana Cominetti, poi per la lista Cominetti progetto civico Paolo Rossi; per il Pdl Lorenzo Maggi, Giovanni Ghizzoni; per la Lega nord Alberto Segalini, Matteo Boneschi, Sara Casanova; per la lista Giuliana Cominetti sindaco Maurizio Zaniboni, Adele Burinato. In aula anche Domenico Conia dei “5 Stelle” e Sergio Tadi, oltre a Francesco Milanesi per Tadi Sindaco-Primavera Lodigiana.

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