LODI Un polo museale all’ex Linificio, arrivano i soldi: sul piatto 18 milioni

Il piano di rigenerazione urbana per l’ex edificio industriale verrà finanziato da fondi straordinari

«La trasformazione dell’ex Linificio in polo museale è realtà». Le parole sono del sindaco di Lodi, Sara Casanova, arrivate giovedì, in serata. Perché dopo la doccia fredda di inizio mese, quando il maxi progetto per rendere l’ex edificio industriale il nuovo quartiere generale della cultura in città è rimasto escluso dai finanziamenti ministeriali, ieri è arrivata la svolta. Il progetto di rigenerazione urbana sarà finanziato per intero, grazie allo stanziamento di un fondo extra di 905 milioni di euro. Facendo rientrare nelle risorse anche i progetti rimasti esclusi dal decreto del 30 dicembre, con cui erano stati finanziati 100 nuovi disegni di città, in 22 Comuni della Lombardia. Se già Anci Lombardia si era mobilitata chiedendo uno stanziamento aggiuntivo di fondi, considerato che in regione erano rimasti esclusi 189 importanti progetti, sul capitolo si era spesa a livello nazionale la Lega. Compreso il leader nazionale Matteo Salvini, come ha rimarcato ieri il partito in una nota, in cui si specifica che «Salvini si era speso personalmente per sostenere la battaglia del sindaco di Lodi Sara Casanova che lamentava penalizzazioni» e che i fondi sono «un aiuto concreto della Lega al governo ai territori che fanno i conti con la crisi pandemica». A palazzo Broletto non può che esserci soddisfazione.

«Per la città è un momento storico e senza precedenti - rimarca il primo cittadino - : oltre 18 milioni di euro arriveranno a Lodi per questo fondamentale progetto di rigenerazione urbana, promosso dal Comune di Lodi. La mia battaglia per il giusto riconoscimento di un intervento così importante non si è mai fermata. Metteremo le basi per il rilancio di un ex sito produttivo in abbandono da decenni e per la riapertura dopo anni del museo civico, con sale espositive, spazi per convegni ed eventi e aggregazione. Ringrazio la Lega al governo per aver ascoltato la mia voce e quella di tanti sindaci rimasti esclusi da un’opportunità irripetibile che ora ci viene concessa con l’assicurazione di uno stanziamento di risorse straordinarie del Mef. All’impegno già messo in campo per la progettazione della nuova sede dell’archivio storico, oggi si unisce un risultato decisivo che premia il lavoro dell’amministrazione».

Il documento di fattibilità per la trasformazione dell’immobile in polo culturale è stato approvato nel giugno scorso, con un valore complessivo di oltre 20 milioni di euro. Il progetto prevede al piano seminterrato il nuovo archivio storico, locali a disposizione di un futuro ampliamento e un punto ristoro. Al piano superiore invece sono disegnate ampie sale espositive per mostre temporanee e permanenti, una grande sala polifunzionale e altre sale più piccole per eventi artistici e museali, anche in chiave multimediale. Prevista anche la creazione di una piazza con alberature e sedute, come luogo di aggregazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA