Lodi, un parco per il prete degli scout

Martedì prossimo l’intitolazione a don Angelo Carioni dell’area verde di via Toscana

A un sacerdote che lasciato un ricordo indelebile nei lodigiani, «sempre pronto all’aiuto delle persone più fragili». All’educatore «molto amato dai bambini e dai ragazzi», che ha saputo accompagnare nei percorsi di vita. Lodi si ferma per celebrare la figura di don Angelo Carioni, con la cerimonia ufficiale per l’intitolazione del parco di viale Toscana, in agenda il prossimo martedì 15 marzo, alle 17.30. Un’oasi verde attrezzata con sentieri e attrezzature ludiche per i piccoli, realizzato in fregio a viale Toscana, frutto degli accordi relativi alla nascita del nuovo complesso residenziale I Giardini di Lodi ai confini del quartiere San Bernardo. Un parco oggi privo di intitolazione, che sarà dedicato a don Angelo Carioni (1935-2010) con una cerimonia ufficiale promossa dall’amministrazione comunale. Agli indirizzi di saluto del sindaco Sara Casanova e delle autorità presenti, seguirà lo svelamento del cartello che indica il nome del parco, con il nome del sacerdote lodigiano impresso per sempre a ricordo. L’invito è esteso a tutta la cittadinanza, con attenzione al rispetto delle norme anti-covid ancora in vigore. «Credo sia unanimemente condiviso il giudizio sulla importanza che la figura di don Angelo ha rivestito non solo per il quartiere di San Bernardo dove ha operato, ma per l’intera comunità cittadina - ha detto ieri il sindaco Casanova - : una persona di umanità straordinaria, un sacerdote e un educatore amatissimo, capace di catalizzare l’attenzione e l’affetto di bambini e giovani. La nostra amministrazione ha voluto omaggiare Don Angelo scegliendo di dedicargli un parco nel cuore del suo quartiere, in omaggio al suo stretto stretto rapporto con la natura». La richiesta era arrivato all’indirizzo di Palazzo Broletto da due associazioni cittadine «Ringrazio le associazioni “Amici di Don Angelo Carioni” e “La Braila” che hanno proposto questa intitolazione - ha aggiunto ieri il primo cittadino Casanova - e che sono costantemente impegnate nel mantenere vivo il ricordo di un uomo straordinario perché anche le nuove generazioni possano ispirarsi al suo esempio».

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