LODI Un orto senza barriere per “contadini” speciali

Nuovi camminamenti e vasche rialzate renderanno possibile l’accesso anche ai disabili

Un angolo di campagna in città da oggi ancora più inclusivo e senza barriere. Pronto ad accogliere, a partire dal mese di novembre, persone con abilità speciali, ma con qualche fragilità, grazie a nuovi vialetti e camminamenti - che rendono facile accedere anche a siede a rotelle e a chi ha funzionalità fisiche ridotte - e alle nuove vasche rialzate e semenzai, per permettere di seminare o coltivare erbe aromatiche senza doversi quindi piegare a terra. Si chiama “Il verde per tutti - L’ambiente è inclusivo” il progetto promosso da Movimento Lotta alla Fame nel Mondo e cooperativa sociale Il Mosaico Servizi, con il sostegno di Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi, che assicura un contributo di 9 mila euro, sui 19 mila euro complessivi del progetto. Entro il 10 novembre, dai cittadini, tramite donazioni dirette alla Fondazione, dovranno arrivarne però altrettanti. Previste varie forme di sostegno - 14 euro per garantire una scorta di sementi; 25 euro per regalare un’ora di ortoterapia con un educatore; 50 euro per contribuire all’ampliamento del camminamento - per far sì che Sanfereorto sia uno spazio aperto a tutti.

Ieri la presentazione dell’iniziativa nella casetta realizzata sul terreno che il Comune ha messo a disposizione per il progetto, che ha già permesso di creare un’oasi di campagna in città e di dare vita ad una community di un centinaio di cittadini. «Uno degli obiettivi è sempre stato quello di rendere questo luogo inclusivo - spiega Antonio Colombi, presidente di Mlfm - : abbiamo pensato alle scuole quindi, a quella dei cittadini e anche alla disabilità motorie a chi difficilmente poteva avvicinarsi a questo angolo di campagna». Saranno 24 gli incontri di ortoterapia nei prossimi tre mesi, con cadenza bisettimanale, dedicati agli utenti di Sfa e Cdd de Il Mosaico Servizi. Per tutelare la salute dei soggetti più a rischio, una delle vasche è stata portata al centro diurno disabili, dove due utenti per volta potranno vivere l’esperienza di prendersi cura del verde, ma in un ambiente protetto, mentre altri quattro utenti dello Sfa si recheranno ogni settimana a Sanferorto, come hanno spiegato Federica Pompei, referente del progetto per Mlfm, Pietro Bergamaschi e Isacco Migliorini de Il Mosaico.

«Abbiamo creduto da subito a questo progetto - spiega Cristina Baroni, segretaria della Fondazione Comunitaria - e questa iniziativa è un ulteriore tassello per incrementare un percorso virtuoso partito con il recupero della zona e la sua valorizzazione, l’attivazione di borse lavoro e di attività scolastiche, il patto di collaborazione con i cittadini e ora questa apertura verso il mondo della disabilità». Tra chi ha creduto da subito al progetto, anche l’ex segretario della Fondazione Roberto Tironi, deceduto improvvisamente nel dicembre 2018. A lui sarà dedicata la casetta di Sanferorto, che sarà inaugurata in primavera.n

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